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Torino, gli antifà assaltano il gazebo della Fiamma e rubano le firme per la lista

(umt) Il sabato antifascista ha consumato ieri il suo rito a Torino. Bersaglio i vertici della Fiamma tricolore, il segretario regionale e il candidato sindaco che, soli soletti in una piazza del centro, raccoglievano all'ora dell'aperitivo le firme per le liste elettorali. Bruno Berardi è già noto alle cronache: figlio di Rosario, maresciallo dei carabinieri ucciso dalle Br il 10 marzo 1978 nella campagna per impedire il maxiprocesso ai capi storici, è stato presidente di un'associazione di vittime del terrorismo. Si è così reso protagonista di polemiche e gesti clamorosi contro ogni forma di soluzione politica agli anni di piombo: dallo sciopero della fame contro la grazia a Sofri alla denuncia contro Carla Bruni per il sostegno dato a Battisti. Stavolta, però, la vittima della violenza politica è stato lui.

(ASI) Bruno Berardi, candidato sindaco della Fiamma Tricolore per Torino e il Segretario Regionale Valerio Cignetti sono stati aggrediti a Torino in piazza Santa Giulia da un gruppo di circa 15 individui. Quest’ultimi hanno approfittato della momentanea assenza dei militanti della  F.T. per assaltare la postazione allestita per la propaganda elettorale. La cosa sconcertante è che tutto è avvenuto alle ore 12,45, in una piazza affollata da centinaia di persone, forse segno evidente della copertura di cui dispongono certi gruppi eversivi a Torino.
I cartelloni, i volantini e tutto il materiale presente è stato distrutto o asportato. Con essi è scomparsa anche tutta la documentazione elettorale relativa alla presentazione delle liste al comune di Torino e del resto del Piemonte che era presente sul posto e nelle mani del Segretario Regionale. Accettazioni di candidatura, firme di sottoscrittori, deleghe, ecc. tutto quanto era necessario è andato perduto in pochi secondi.
 il Segretario Regionale Valerio Cignetti avverte: "I nostri avversari possono stare tranquilli: oggi siamo nuovamente al lavoro per cercare di risolvere la grave situazione che si è venuta a creare ovvero: in 6 giorni dobbiamo adempiere a tutte le incombenze previste per la presentazione della lista che era già pronta, primo fra tutti raccogliere nuovamente le oltre 500 firme di sottoscrittori necessarie andate distrutte.  Ringraziamo tutti i cittadini che già ci hanno espresso la loro solidarietà, in particolare ringraziamo i candidati sindaci avversari: Fassino, Musy e Coppola che hanno fermamente condannato il gesto. Da parte nostra, oltre a sporge regolare denuncia, abbiamo chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Torino per esporre i fatti e chiedergli di intervenire per garantire la legalità e la correttezza delle prossime elezioni. Ci chiediamo inoltre se, viste anche le modalità e i tempi, non vi possa essere pure il dubbio che l'aggressione stessa sia stata orchestrata ad arte per "eliminare" un candidato scomodo a molti e che oltretutto stava rischiando di fare un ottimo risultato elettorale! Infine, viste le incombenze che ci troviamo ad affrontare e che avevamo già superato a prezzo di grandi sacrifici da parte dei nostri militanti, vorremmo chiedere a chi a parole si è dichiarato solidale con noi di darci concretamente una mano a superare le difficoltà. Questo, e non altro, significherebbe l'effettiva presa di distanza dagli atteggiamenti dei delinquenti in azione ieri. Se così non fosse, forse, si potrebbe anche arrivare a pensare che qualche mandante ci sia dietro l'opera dei teppisti a piazza Santa Giulia".

5 commenti:

  1. bella roba..presidente di vittime blablabla e si candida per un partitto terrorista assassino e mafioso
    micio

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  2. "partito terrorista assassino e mafioso"..?
    La Fiamma Tricolore???
    Ma la ciotola del latte era corretta a grappa, micio?
    Nix

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  3. Cignetti, veramente un bel personaggio, davvero. Ma come si fa a votare ancora gente del genere?

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