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Scontri di Cuneo: conclusioni provvisorie e finali - 1


Un testimone dei "fatti di Cuneo" (l'assalto degli antifa alla sede appena inaugurata di CasaPound) mi ha mandato una lunga lettera di riflessione sul tema. Attenta, precisa, disincantata: un ottimo modo di chiudere il discorso sul tema. Ho diviso il testo in tre parti. Qui potete leggere la seconda e la terza parte. A ciascuno dei post è allegato un video: i due di CP e quello prodotto da Paolo Balmas.
Le responsabilità della questura
Dei fatti in sé, su questo blog ci si è già ampiamente occupati, e non sto dunque a riassumerli.
Credo piuttosto che valga la pena di svolgere qualche considerazione conclusiva sull’operato della questura e degli organizzatori della contro-manifestazione, e di trarne le dovute conclusioni.
Intanto, da testimone dei fatti, penso proprio che al questore debba essere servita una buona dose di disprezzo del ridicolo per affermare "Spero che nessuno ci critichi o abbia di che lamentarsi, perché sono convinto che abbiamo agito in modo quasi impeccabile. Siamo riusciti ad impedire che le due fazioni arrivassero al corpo a corpo, formando un vero e proprio cordone umano di agenti. Certo, ci sono stati lanci di bottiglie e sanpietrini da una parte all'altra, ma non sono venuti a contatto diretto e questo era ciò che volevamo per limitare al massimo lo scontro. Ribadisco che abbiamo agito nel miglior modo possibile".
Personalmente non ho “di che lamentarmi”, perché riuscendo a ripararmi per tempo insieme ad altri ho evitato il peggio; sotto questo aspetto, tuttavia, mi corre l’obbligo di ringraziare quei pochi fra i presenti che hanno avuto la prontezza di riflessi di mettersi in mezzo, con ciò salvando la ghirba a tutti gli altri e, incidentalmente, la faccia al questore: se questo non fosse accaduto il “cordone umano di agenti” (sic) non avrebbe evitato che gli aggressori arrivassero alla sede e al cortile dell’hotel Ligure (dove si era ammassata la gran parte delle persone), con conseguenze immaginabili.
Ritengo comunque che l’operato di Palombi nella circostanza sia stato non soltanto criticabile ma colpevolmente negligente, da qualunque punto di vista lo si voglia osservare.
La scelta di autorizzare due manifestazioni opposte e concomitanti in luoghi che distano fra loro duecento metri a piedi era già di per sé azzardata (ancorchè imputabile all’intervento diretto del sindaco), figuriamoci poi la decisione di lasciar partire un corteo verso via Alba…
I reparti antisommossa da Torino, a quanto si apprende dai giornali, sarebbero arrivati solo in serata (praticamente giungendo a Cuneo mentre gli antagonisti rientravano nel capoluogo), e anche questo ha dell’incredibile se si pensa che la calata dei centri sociali era annunciata da una settimana almeno: a quanto pare nessuno si è seriamente interrogato su cosa possa significare lasciare campo libero a sessanta professionisti della guerriglia urbana in un centro cittadino fatto di stradine ortogonali larghe tre metri.
Una buona dose di dilettantismo da parte della questura qualcuno aveva avuto modo di notarla già un paio di estati fa in occasione di un’amichevole tra Genoa e Nizza tenutasi allo stadio comunale e segnata da scontri tra opposte tifoserie nel prepartita.
In quell’occasione, perlomeno, le identificazioni si era riusciti ad effettuarle immediatamente: questa volta sembra invece che il gruppo dei violenti abbia avuto tutto il tempo di muoversi dal luogo stesso della manifestazione, provocare gli scontri (per un’interminabile mezzora), dileguarsi e far ritorno in treno (!), in barba al questore e a tutti i suoi. Chapeau.

2 commenti:

  1. Probabilmente il questore era d'accordo con il sindaco antifascista, è già un miracolo che le 5 guardie presenti non si siano prodigate in una "carica di alleggerimento" verso i militanti di CP, colpevoli di aver scatenato l'odio delle belve antifasciste, così da allontanarli dalla sede e disperderli, ricostituendo così l'ordine pubblico.

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  2. Veramente vergognose le parole del questore, basta vedere le immagini dei video e comunque tutta la dinamica della manifestazione e poi del corteino concesso a quei disperati dell'antifascismo militante (corteino perchè per percorrere 200 metri è un corteino) per rendersi conto che la Questura ha delle gravissime responsabilità in tutto quello che è successo, ovviamente responsabilità tecniche relative al mantenimento dell'ordine pubblico, quelle politiche invece sembra essersele accaparrate honoris causa con ingordigia quella specie di sindaco di Cuneo. Ultima cosa....quelle tre guardie che stavano nei pressi della sede di casa pound erano veramente ridicole, sembravano i carabinieri della fiaba di pinocchio, degni di una fiaba per piccoli che per fronteggiare l'attacco di un centinaio di cani rabbiosi. Oltretutto, privi di coraggio e dignità, stavano nelle retrovie impauriti dietro a diversi militanti di casa pound....però unqa riflessione viene spontanea, Casa Pound ha rapporti di "buon vicinato" con alcuni deputati (ad esempio Gramazio) ed esponenti del Pdl.....il Pdl è al governo....il ministero degli interni sovraintende ai questori....mah insomma, in fin dei conti i rapporti di casa pound col pdl non pagano molto...visti certi risultati, no?

    Filippo

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