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L'eredità contrastata di Massimo Morsello

Il ricordo di "Massimino" scritto dal Cuib Giulio ha lasciato il segno. Tra i diversi commenti mi hanno colpito  due in particolare, di soggetti pubblici che hanno condiviso un lungo pezzo di strada con Massimino, anche dopo la sua morte e continuano a fare i conti con la sua eredità. Commenti amari e che confermano la mia valutazione sulla profonda divisione dell'ambiente. Una realtà che avrebbe profondamente amareggiato Morsello, un uomo che, per dirla con Flavio Nardi, "sapeva unire".
 Sono d'accordo con il pensiero di Giancarlo e abbraccio la comunità Cuib Giulio Napoli. Ma aggiungo il mio pensiero 
Ecco cosa mi inviò Massimino da Londra. Una lettera che conteneva il Giuramento che la sera del 29 Settembre 1997 noi (camerati uniti dal desiderio di creare una sana comunità ) leggemmo intorno al fuoco a CAVE
Oggi 29 settembre 1997, San Michele Arcangelo, in presenza di DIO Onnipotente e dei Camerati caduti per la salvezza d'Italia, solennemente dichiariamo:
Che mai ci macchieremo di falsità e inganno o percorreremo la via del compromesso per il raggiungimento delle nostre Mete
Che sempre cammineremo nei sentieri dell'Onore e della Verità
Che sempre aspireremo ad imitare le vite dei Martiri e degli Eroi che hanno popolato la Terra dei Padri
Che ogni nostro sforzo sarà rivolto al raggiungimento di quell'alba luminosa che renderà la Nostra PATRIA finalmente riflesso dell'Ordine Celeste.
Camerata Massimo ci hai lasciato troppo presto per far si che tutto questo che ci hai lasciato come testamento venisse ascoltato dal cuore e non dalla superficialità che ci avvolge. Ammetto che sono tra i primi che non ha rispettato questo Giuramento...perché complice del sapere e del tacere. Mi sono macchiato di compromesso...perché troppo ingenuo nel capire che chi aveva preso le redini del movimento ci stava poi portando altrove...sapevo e non vedevo...udivo e non parlavo. Quindi mi ritengo colpevole. Tu desideravi una comunità legata dall'amor di patria e non dall'amor di interessi personali ...
Ho lasciato l'idea di quella comunità che tu sognavi...ma non ho mai abbandonato i camerati...Non mi sono mai e poi mai macchiato di infamità ma di certo dopo di te è successo l'esatto contrario del giuramento che noi tenemmo la notte di settembre di anni fa.
Compromesso. Falsità. Disonore. Inganno.
Massimo sei andato via senza macchia. Oggi posso solo dire che ci lasciano sempre le persone giuste e mai gli infami.
Onore a te Massimo Morsello 
Massimo Perrone

Parodia maniacale "dell'Abisso" che indaghi, caro Ugo ; avendo conosciuto abbastanza bene Massimo, almeno nel giorno del Suo decennale, avrebbe voluto tutti uniti: invece come al solito si fanno le stesse attività e lo si fa il più possibile disuniti, distanti, e in competizione l'uno con l'altro. Alla faccia di quei Canti Assassini che ci volevano comunque lontani ma vicini...Tempo veramente infame questo, per cui in mancanza di un nemico "oggettivo" che non sai più chi è, la persona più vicina, Ti diventa automaticamente l'Hostis, il nemico concorrente, e questo perfino nell'elogio gratuito della memoria. Altro che "cicli mestruali" e isterie uterine. E' in questo che "la maledetta liquidità destra" ha vinto in tutti i sensi e ci ha sconfitto.
Questo nostro ambiente ha contratto negli ultimi 20 anni, le peggiori infezioni della "modernità", compreso l'estrema ed inutile conflittualità interna che sfocia nell'astio personale: ovviamente fondata sul "nulla"...si intende !! Peccato che in molti non ascoltino più le canzoni di Massimo, e posso quindi reputarmi tra i pochi individui fortunati non solo a replicare le canzoni di Massimo, ma ad aver perlomeno provato a capirne il Suo profondo messaggio legato alla "Dea Concordia" : e questo nonostante l'infame tempo, e nonostante il vento ...
Francesco Mancinelli

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