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E il nobile Staiti salta sulla nave che affonda


C'è tutto Tomaso Staiti di Cuddia, il nobile lombardo amico del cuore del grande bandito Albert Spaggiari, nel suo ultimo gesto eclatante: salire sulla nave di Fini che affonda, per difendere il glorioso "Secolo" dall'assalto delle truppe cammellate degli aennini berlusconizzati. Un colpo di scena in qualche modo, il suo stile beffardo e scanzonato, annunciato a fine estate, quando scrisse:  "Parce sepulto! Si consegni all'oblio e non si costringa uno come me a gridare, come in questa occasione, per la prima, unica, e forse ultima volta 'Viva Fini!'. E persino, Dio mi perdoni, 'Viva Bocchino!'". Ecco,  comunque la notizia del "Giornale"

Il personaggio Staiti di Cuddia va con Fini: «Tutelo il Secolo»
Dopo aver detto peste e corna di Gianfranco Fini per lustri, Tomaso Staiti di Cuddia approda tra i «futuristi». E lo farebbe per salvare il “Secolo d’Italia”. A lungo parlamentare nel Msi, figura storica della destra milanese, Staiti coerente con la sua storia politica, non teme certo di salire su una barca proprio nel momento in cui rischia di affondare. E, almeno ad ascoltar lui, lo farebbe per difendere la libertà di stampa. «Davanti allo scenario inquietante che si sta giocando sulla pelle di una voce imprescindibile della destra italiana come il “Secolo d’Italia” - spiega - ho scelto di aderire a Futuro è libertà. Da sempre non sopporto di schierarmi dalla parte dei presunti vincitori: per cui scelgo oggi di dare il mio contributo a Fli in quanto vedo che un’intera storia politica viene attaccata. Anche attraverso il bavaglio a un quotidiano cosi importante».


10 commenti:

  1. Il gesto di Staiti è secondo me da apprezzare. A prescindere dall'adesione o meno a FLI è giusto che la voce libera del Secolo d'Italia rimanga viva. Poi, brevemente, da vecchio giovane militante missino degli anni '70 e '80, voglio dire che non capisco proprio come tanti miei amici di allora, che dalla casa del MSI come me provengono, possano spendersi "anema e core" per Berlusconi piuttosto che per Fini. Se fosse ancora vivo, chessò, Beppe Niccolai, di certo direbbe agli uni e agli altri di impiegare meglio il loro impegno politico.

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  2. Francamente Tomaso Staiti di Cuddia, per il quale ho sempre nutrito ammirazione e rispetto, soprattutto per le sue posizioni e per il suo impegno politico oltre che per il suo piglio schietto e nobile, potrebbe impiegare meglio il suo tempo esprimendo il suo essere fascista anticapitalista e antiamericano scrivendo e sostenendo il quotidiano RINASCITA piuttosto che cercando di tutelare il Secolo d'Italia che proprio Fini & Soci hanno ridotto ad essere un caravanserraglio di impronta liberal-radical-democratica filo sionista! Ma tutelare il Secolo da cosa? E' come se uno volesse combattere le zanzare tigre riempendosi la casa di vasi di piante ricolmi d'acqua stagnante! Il Secolo oramai è compromesso, e lo è da tanti anni...dalla nascita di AN.....e forse lo era ancor da prima! Per me potrebbe pure chiudere, non me ne frega proprio niente! Da fascista di sinistra acquisto e leggo quotidianamente RINASCITA e a volte, pur non rispecchiandomi molto, LINEA! Questa volta, mi spiace, ma Staiti non lo posso capire....e tanto meno giustificare! Ah proposito, vorrei ricordare a Tomaso che a suo tempo è stato Fini che ha sposato Berlusconi e che ha sputtanato tutto un certo ambiente rendendo vani gli sforzi di molti militanti che per anni, dal 1995...hanno cercato di salvare il salvabile come don chisiotte contro i mulino al vento! Quindi, che Fini e il Secolo andassero pure sotto terra!

    Filippo

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  3. non più destra, non più sinistra, non più etichette ideologiche. Spazio alle idee.
    Per quanto ci riguarda che chiuda pure il Secolo, Staiti, Fini e tutti gli altri - anche a sinistra vale lo stesso discorso - così si metterebbe fine ad un equivoco che è durato troppi anni. Riunire tutti gli eretici, da qualsiasi parte provengano.
    Claudio Marconi
    Circolo Graziani

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  4. Quoto Filippo e, in modo particolare, Claudio Marconi.
    Un caro saluto per Alessandra.

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  5. Concordo pienamente con "l'anonimo Filippo"!
    La "pazzia" ha contagiato l'ambiente: Staiti era,è,sarà sempre un fascista anticapitalista e antiamericano ma allora perchè va con Fini? E tu, "anonimo Filippo", perchè senti la necessità di definirti fascista di sinistra? Fascista e basta, no? E perchè noi eretici se siamo in due facciamo tre movimenti?

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  6. Stefano mi definisco "fascista di sinistra" perchè il fascismo fu un fenomeno politico-culturale complesso e articolato in diverse correnti e anime che solo il Duce e il compiersi politico del regime riuscì a tenere insieme svolgendone una sintesi accettabile. Anzi a dire il vero anche durante lo stesso regime le diverse anime del fascismo spesso confliggevano e si facevano conncorrenza pur sempre dentro una stessa cornice politico-istituzionale. Anche nel dopoguerra nel MSI si sono riprodotte logiche e dinamiche simili al fascismo regime ma ovviamente in scala minore e in molti casi con personalità di riferimento di minor spessore....ad ogni modo non ho nessun problema a definirmi fascista senza aggettivi o specifiche, anche perchè il fascismo per come lo intendo io è sociale, anticapitalista, nazionale nell'ambito di una visione comunque euroasiatista e antiamericano o non è!

    Filippo

    Filippo

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  7. "perchè il fascismo è sociale, anticapitalista, nazionale nell'ambito di una visione comunque euroasiatista e antiamericano o non è!"
    Perfetto!

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  8. il Secolo venderà 200 copie al giorno..in compenso è stato una fabbrica di stipendi per i vari amici degli amici....
    che sparisca pure,assieme a Staiti e agli altri..

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  9. il Secolo venderà 200 copie al giorno..in compenso è stato una fabbrica di stipendi per i vari amici degli amici....
    che sparisca pure,assieme a Staiti e agli altri..

    CONCORDO!

    Stefano M.

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