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Da Matera a Teramo: "Gli italiani" e un patto per la disinformazione

La testata ha un nome ambizioso "Gli italiani - Patto per l'informazione" ma decisamente non riesce a onorarlo. Leggo soltanto oggi di un articolo pubblicato a fine dicembre a firma di Marco Barone che mette in connessione l'incontro tra il sindaco di Matera Salvatore Adduce con una delegazione di CasaPound per discutere della questione abitativa e gli attentati commessi contro il Prc di Teramo e il Pd di Palermo (quest'ultimo, per altro, secondo gli investigatori non sarebbe neanche di matrice fascista ma addirittura opera dell'estrema sinistra).
Salvatore Adduce è uno dei primi politici che ho conosciuto quando ho messo piede in Basilicata. Pur essendo un "vecchio" quadro del Pci (è più o meno mio coetaneo) si distingue per ironia e apertura mentale. Perché un sindaco, eletto da pochi mesi, non dovrebbe incontrare una delegazione di cittadini impegnati nel sociale per discutere di un tema di grande interesse collettivo? E che c'entra tutto questo con un gesto violento commesso a 400 chilometri di distanza e che lo stesso articolista riconduce a una tensione locale che si trascina da mesi? 



Da Matera dove Casa Pound discute di politiche abitative agli attentati contro la sedi del PRC a Teramo e del PD a Palermo


di Marco Barone
A Matera, il  27 dicembre è accaduto che  il sindaco della città, Salvatore Adduce e militanti dell’associazione CasaPound Italia si sono incontrati per discutere di politiche abitative ed è stata illustrata al primo cittadino la proposta di legge per il Mutuo Sociale.
CasaPound è realtà che trova ispirazione nella ideologia di stampo fascista, condivide ilManifesto di Verona, la Carta del Lavoro e la legislazione sociale del fascismo da cui deriva la loro proposta di legge per il Mutuo Sociale.
Realtà associative come queste in Italia, che hanno ispirazione politica ben definita e chiara, non dovrebbero trovare alcuno spazio, ma le Istituzioni o meglio parte di esse, continuano a conferi loro credibilità e ascolto.
Ma a Milano forse succede di peggio. Un comunicato di  casapertutti.org , che è un comitato per il diritto alla casa a Milano denuncia che l’ Aler Milano affitta in viale Brianza 20 un locale a Lealtà e Azione, gruppo di estrema destra che fa capo agli Hammerskin, setta neonazista nata a livello internazionale da una costola del Ku Klux Klan.
Sembra che il fascismo sia stato dimenticato in questo paese; sembra che la dittatura nazifascista sia un qualcosa destinato a rimaner solo nei libri di storia.
In tutta questa situazione ecco che  Teramo invece succede che la sede del Partito della Rifondazione Comunista nella notte del 27 dicembre patisce attentato. La saracinesca della sede è stata incendiata. Secondo una prima ricostruzione ignoti, poco dopo le 4, avrebbero cosparso di liquido infiammabile la saracinesca del locale in via della Cittadella, tentando di dare fuoco all’ufficio. Il casuale passaggio di un cittadino che si è accorto del principio di incendio e ha dato l’allarme, ha di fatto permesso che i danni fossero ridotti.
Ma il gesto resta.
Probabilmente tale dinamica deve essere letta nello scontro duro e non solo dialetticamente parlando, che esiste in città tra antifascisti e fascisti. Si voleva ricordare lo scontro di piazza Orsini  di un anno fa,con tanto di accoltellamento,  tra militanti di estrema sinistra e fascisti.
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha detto no alla richiesta della manifestazione proposta dal PRC,  perchè la manifestazione si teneva nel periodo delle festività natalizie e anche perchè l’iniziativa veniva «considerata a rischio di turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica che potevano interessare anche i cittadini estranei all’iniziativa».
Ma notizia di attentato giunge anche dalla Sicilia. Questa volta viene presa di mira la sede del PD regionale di Palermo.A tale divieto è seguito l’attentato alla sede del Prc di Teramo, che per le modalità con cui è avvenuto, è molto simile a quello accaduto nel mese di settembre 2010  nei confronti della sede del PCL della Versilia di Pietrasanta  che ha denunciato il tentativo di dare alle fiamme la sede vicina al Cro di Pontestrada da parte di ignoti. Le fiamme appiccate durante la notte notte all’ingresso della sede, si sono limitate fortunatamente solo al portone.
Ma le indagini questa volta sono dirette verso tutt’altra direzione, ovvero nei confronti della sinistra estrema.
Questo quanto riferito dalle prime agenzie di stampa.
Il clima certamente non è dei migliori, tra crisi, licenziamenti, e repressione di ogni tipo.
Cosa accadrà in Italia nei prossimi mesi questo non è dato saperlo,nessuno ha la sfera magica di cristallo; ma i segnali di malessere sociale che si vivono sono allarmanti, bisogna interrogarsi sul fatto se realtà associative di estrema destra che trovano ispirazione in principi di matrice fascista possano continuare ad avere lo spazio che oggi giorno coprono.
Bisogna interrogarsi se i divieti preventivi di manifestare nel centro delle città ed in date ricorrenze, come quelle festive, in un paese democratico o che si definisca tale, abbiano un senso o meno.
Bisogna interrogarsi sul perchè sono in continuo incremento aggressioni anche fisiche nei confronti di militanti di sinistra, di antifascisti da parte di soggetti fascisti o di estrema destra.
Ciò è necessario farlo prima che sia troppo tardi.

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