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Scontri di Roma, Action: troppi ragazzini, situazione sfuggita di mano

dal Corriere della Sera di oggi, dal pezzo di Fiorella Sarzanini

Durante i cortei è prevista la presenza in piazza di poliziotti e carabinieri in borghese che hanno il compito di «monitorare» per quanto possibile i manifestanti cercando di scongiurare pericolose degenerazioni. Si tratta di un'attività che viene affidata agli specialisti della Digos e del Ros proprio per le loro capacità particolari di gestire anche le situazioni di massima criticità. In questo caso i sospetti rilanciati dal Partito democratico riguardano la possibilità che tra quei giovani ci fossero veri e propri provocatori, appartenenti alle Forze dell'ordine travestiti da contestatori per «agitare» il clima e far salire la tensione. Ma è una circostanza che gli stessi promotori della protesta si affrettano a negare. Lo dice senza mezzi termini Andrea Alzetta, di Action che ammette come «la situazione sia sfuggita di mano anche a noi organizzatori perché in piazza c'erano ragazzini tra i 20 e i 25 anni e addirittura molto più piccoli, che hanno colto l'occasione per scatenare la propria rabbia. Ma se il Pd si inventa la presenza degli infiltrati vuol dire che non ha capito che cosa sta accadendo e soprattutto non conosce questa realtà giovanile, è distante dalle loro dinamiche e sta cercando un capro espiatorio».

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