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La doppietta

E' noto ai lettori di questo blog il rapporto di amicizia e stima che mi lega ad Antonella Beccaria, a mio giudizio la migliore giornalista-saggista della generazione under 40 su terrorismo&criminalità (checché ne pensi Epifanio...). Una giovane di inesauribile energia e produttività, che dopo aver già sfornato due libri quest'anno (sul processo Calvi e sulla strage di Bologna), si distingue per una doppietta, mandando in contemporanea alle stampe due volumi:
"Tutti manipolati- Prima durante e dopo il caso Dutroux" di Marc Toussant e Xavier Rossey, da lei tradotto ed editato per la collana "Senza finzione" di Stampa alternativa, da lei diretta insieme a Simona Mammano e "Piccone di Stato - Francesco Cossiga e i segreti della Repubblica", scritto per la collana Igloo delle Edizioni Nutrimenti, un instant book ideato da Paolo Cucchiarelli.  
Il testo su Cossiga è da oggi in libreria, quello belga dal 20 novembre. Due libri che hanno legami molto più sostanziosi di quel che appare. Il riferimento al pedofilo belga non deve infatti trarre in inganno: perché il volume non ne affronta la vicenda criminale ma i dispostivi di disinformazione che vi si sono innestati e che riconducono ad altre storie di cui Antonella si occupa da tempo, e cioè gli intrecci tra banda del Brabante Vallone, apparati atlantisti e pratiche di dossieraggio. Come recita la scheda di presentazione:

«Il controllo dell’informazione è potere. Conoscere le inconfessabili debolezze di determinate persone e spingerle a compromettersi si rivela il modo migliore per esercitare pressioni a qualsiasi livello. Il controllo dell’informazione sulle reti pedocriminali è un’arma essenziale praticata ancora oggi dagli apparati di sicurezza in tutto il mondo [...]. La vicenda del mostro di Marcinelle, Marc Dutroux, si conclude con condanne per pedofilia all’uomo e ai suoi complici. Ma sul rapimento di sei bambine e sulla morte di quattro di loro non è stata fatta ancora chiarezza. C’era, tra gli investigatori, chi avrebbe potuto intervenire e non lo fece? L’intento era di creare dossier compromettenti a scopo di ricatto? Questo libro, attraverso alcune delle vicende criminali più note del Belgio, arriva a descrivere un lato oscuro di quel Paese che, di fronte al potere, non si ferma neanche davanti all’infanzia violata".
Del libro di Cossiga parleremo domani.

2 commenti:

  1. UMT, repetita iuvant!Ma la banda dei fratelli Salvi, a quali apparati occulti obbedivano,se come premio stanno scontando praticamente il carcere a vita. Se il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere è sicuramente più comodo dei carceri normali e sovraffollati della penisola,è l'unico modesto privilegio che godono, ma questo vantaggio appartiene a tutti coloro i quali indossavano una divisa che vengono condannati. Anche Bruno Contrada era ivi costretto.Certo la trama nera è intrigante, si presta ad ipotesi, si vende meglio...Fermo restando che un parlamentare del calibro di Achille Serra, lo ha escluso, colluso anche lui con qualche occulto apparato?. Credo che la cavalleria dovuta al gentil sesso, non dovrebbe impedire il giusto discernimento dalle ipotesi suggestive, ai fatti concreti.
    Poi fra la banda della Uno Bianca non vi è un pentito di sorta, che sveli trame occulte, pertanto fine della storia!

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  2. Per una volta siamo d'accordo, Epifanio. Sul sintagma che conclude il suo ennesimo post sull'argomento: fine della storia.

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