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Io, topo nero non scappo dalla nave ma penso. Liberamente

Giusto ieri segnalavamo la valenza simbolica della decisione di "Destra per Milano" di chiedere un cambio della guardia a Palazzo Chigi. Un piccolo segnale forte degli effetti devastanti della ossessione sessuale" di Berlusconi. Jonghi Lavarini ha subito replicato.

Il "topo nero" non scappa affatto dalla nave che affonda ma, visto che non vive di politica come professione ma di Politica come passione, non ha le fette di salame sugli occhi e, da sempre, dice liberamente quello che pensa, a differenza di tanti presunti "duri e puri" con il culo incollato alla "cadrega" (poltrona in milanese). Preciso peraltro che il Comitato Destra per Milano è un gruppo sicuramente piccolo ma culturalmente vivace e politicamente attivo fin dal 1999. Aggiungo che, alle scorse elezioni comunali di Milano, senza padrini e senza padroni che sostenessero e pagassero la mia campagna elettorale, sono arrivato terzo dei non eletti con 526 preferenze personali, sessanta in meno dell'ultimo degli eletti (nipote di Ignazio La Russa). A Milano, tutti sanno, che se fossi rimasto silente e tranquillo, anche senza leccare culi altrui, oggi sare Assessore Comunale o Deputato. Ma io, da uomo di destra, "aristocratico e rivoluzionario", ho fatto altre scelte e non giudico certamente gli uomini politici e le loro azioni, dal mero consenso democratico ed elettorale. Per concludere: il "barone nero" c'è e si fa sentire, rimane nel PDL ma, a questo, chiede una vera svolta: rinnovamento, partecipazione, trasparenza e meritocrazia!
Roberto Jonghi Lavarini
Presidente del Comitato Destra per Milano
LiberaMente nel Popolo della Libertà
robertojonghi@gmail.com - 346.7893810

(umt) - Caro Barone, la questione essenziale è semplice. Poteva anche prendere 70 preferenze in più ed essere eletto consigliere comunale. Non importa. Il fatto è che, a torto o a ragione, Pirani l'ha eletta a simbolo della fascisteria berlusconiana davanti a centinaia di migliaia di lettori (e vi è andata bene, pensi se invece di scegliere un aristocratico rivoluzionario come lei aduso a cantare la bellezza della maestra di suo figlio contro l'invidia di una beghina, avesse parlato di un plebeo sovversivo come Castellino, che ancora poco fa cantava le gesta di Liboni) e dopo pochi giorni lei sceglie, in maniera assolutamente disinteressata, di staccare la spina dal Presidente. Il fatto ha rilievo politico: e proprio perché lei è disinteressato e appassionato è un piccolo segnale che la nave affonda ...
PS Sono contento che abbia accettato con autoironia il facile gioco sul topo nero. Ma che lei fosse persona di mondo non avevo dubbi.

8 commenti:

  1. Al di là delle mie sette palle baronali, ereditate e non conquistate, faccio parte, come centinaia di militanti della destra radicale (come il bravissimo Camerata Giuliano Castellino) di quella aristocrazia rivoluzionaria, in senso tradizionale ed evoliano, che si impegna e lotta per le proprie idee e la propria comunità.

    Concludo in maniera goliardica, dando ragione alle ultime dichiarazioni del nostro presidente: meglio donnaiolo che omosessuale. Sono un topo nero e mi piace la topa nera!

    :-)

    R.J.L.

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  2. "faccio parte, come centinaia di militanti della destra radicale (come il bravissimo Camerata Giuliano Castellino) di quella aristocrazia rivoluzionaria, in senso tradizionale ed evoliano"

    ma solo io sento la musica di benny hill sotto queste parole?

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  3. No no...non sei l'unico a sentirla, te lo assicuro...con il "bravissimo camerata" e "l'aristocratico rivoluzionario"...paparapaparapapa.....

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  4. a me vien da pensare al "fiero alleaten" Galeazzo Musolesi... solo che quello era disegnato appositamente per suscitare il sorriso e la risata...

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  5. aristrocratico, rivoluzionario e sopratutto MOLToooooooooooooo modesto iL "Camerata" Jonghi Lavarini E poi una piccolissima ( l'ironia e' dote che non mi manca mai) contraddizione del NOstro: come mai prima e' uno sciorinare di dati, numeri e preferenze ( i voti presi in consiglio comunale) ed ESATTAMENTE LA RIGA DOPO ci dice che Lui NON giudica le persone dai consensi avuti in cabina elettorale???. MA allora PRIMA perche' ce la mena con numeri, cifre e voti accordati?? (A lui s'intende...!)
    Concludo con un altra perla del nostro: almeno e' informato che il Barone Julius Evola NON era cattolico???........e neppure cristiano??? ( contrariamente a quanto cosi' pomposamente e mastodonticamente lui afferma di essere un giorno si e l'altro pure......o forse al di la' dei proclami e dell'esibizione cosi' sfacciata di toni muscolari, dovremo spiegargli pure questo??
    Ai posteri l'ardua sentenza

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  6. Lavarini è un CAMMARATA non un CAMERATA.

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  7. Benni Hill è stato un grande comico, "paparapaparapapa" è un simpatico motivetto e quella del "fiero alleaten" Galeazzo Musolesi è una divertente trovata. Aggiungo che uno dei miei film preferiti, oltre a "Guerre Stellari" ed "Amici Miei", è, sicuramente, "Vogliamo i Colonnelli" con il grande Ugo Tognazzi (già Volontario nella RSI).

    Detesto la falsa modestia quanto l'ipocrisia, sono quel che sono, sicuramente un goliarda, anche un pò egocentrico. Amo la qualità e non la quantità, ho citato numeri e preferenze solo per dimostrare che quelli di Destra per Milano non sono quattro gatti (naturalmente neri) ma un bel gruppetto di amici e camerati che hanno sempre fatto Politica (nel MSI, in AN, nella Fiamma ed ora nel PDL e nella Lega).

    Per quanto riguarda il vero Barone Nero, cioè Giulio Cesare Evola, con il cristianesimo ha certamente avuto un rapporto complesso ed altalenante ma io mi riferivo alla definizione tradizionale di aristocrazia che è applicabile spaziotemporalmente a qualsiasi civiltà, quindi a qualsiasi religione.

    Infine in merito "ai proclami ed alla sfacciata esibizione di toni muscolari", dico, semplicemente, che amo parlare chiaro, alla testa ed al cuore, anche con l'uso della provocazione, della metafora e della forza dei simboli.

    Un caro saluto a tutti Voi

    :-)

    R.J.L.

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  8. Questa volta bisogna riconoscere una certa autoironia e la capacita' di rispondere anche senza essere offensivi a Jonghi Lavarini. Oggettivamente gliena va dato atto. NOn sapevo che vi fossero dei leghisti nel gruppo "Destra per Milano" ma a questo punto mi chiedo come mai l'intero raggrupamento sia parte integrante del PDl, quando una parte vota per un partito certamente ed indiscutibilmente alleato ( questo e' effetivamente vero) ma nei fatti autonomo e in alcuni casi in forte contrasto col PDL stesso. Su Evola voglio ricordare ( da Non evoliano quale sono io che sogno sempre lo Stato Etico Nazionale del Lavoro.........) che in verita il barone Julius Evola non e' che avesse un rapporto " complesso e altalenante " con il Cristianesimo, ma vi era ahime' radicalmente contario. Personalemnte ne condivido invece il giudizio che lui ci offre di altri personaggi che hanno segnato un'aepoca importante della storia e italiana e mondiale. Due nomi su tutti: Federico II di Svevia e Confucio.


    Ago

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