Header Ads


Berlusconi raus/1: la Destra a Napoli perde i pezzi

Nella foto (fonte L'ora vesuviana) sono riconoscibili da sinistra Abbatangelo, Fini e Landolfi.  In primissimo piano direi che si tratta di Ronchi (ma non ne sono sicuro)

Confermando la naturale vocazione scissionista della destra postmissina (che è cosa diversa da quello spirito di scissione della cui assenza si lamentava Luciano Lucci Chiarissi come causa della perdita di identità antagonista del neofascismo) il riavvicinamento di Francesco Storace all’area di governo ha prodotto immediati contraccolpi. A Napoli – dove la formazione politica ha raccolto numerose figure illustri della storia missina: da Rastrelli ad Abbatangelo, da Florino a Bruno Esposito, ma pochissimi voti - si sono dimessi alcuni dei principali dirigenti. L’episodio dà l’occasione a uno dei corrispondenti del blog, Giuseppe Parente, che nell’ambiente della destra radicale campana è radicato da un ventennio, di offrirci una storia del movimento storaciano



 Un movimento atomico di Giuseppe Parente
La  scelta filo governativa operata dal partito, accompagnata da una assenza di progettualità politica per i prossimi anni, decisivi per il rilancio di Napoli e della Campania, hanno portato, in queste settimane, alle dimissioni dall’incarico di segretario regionale della Destra dell’onorevole Massimo Abbatangelo, del segretario cittadino Giovanni Papa e del dirigente provinciale Francesco Mormile,  che continuano il loro impegno per la costruzione di una destra realmente sociale, popolare, nazionale ed identitaria, denunciando la svendita dei valori ideali del partito per un posto oggi da sottosegretario, domani per qualche posto da deputato o senatore nelle file del popolo delle libertà.
 Immediata è stata la replica del responsabile nazionale dell’organizzazione de la Destra, l’onorevole Bruno Esposito che ha dichiarato :"Noi non abbiamo imbrogliato nessuno, abbiamo detto con chiarezza e sin dall’inizio che la Destra nasceva al posto di Alleanza Nazionale, che chiudeva i battenti, per cui è in malafede chi vuole a tutti costi che noi si sia diversi da ciò".
 Una ennesima spaccatura, in un partito che alle scorse elezioni regionale ha conquistato neanche l’1%,  siamo davvero prossimi alla scissione dell’atomo…
Sembrano passati secoli, da quando Francesco Storace, abbandonò Alleanza Nazionale, lasciandosi dietro una lunga quanto logica coda polemica, fatta di attacchi continui e reciproci, di natura politica ma anche di natura personale con l’attuale presidente della Camera dei Deputati nonché ex segretario di Alleanza Nazionale Fini e con i suoi “colonnelli” Gasparri, La Russa, Matteoli e Alemanno,  per fondare il movimento politico de La destra. Sono ancor più distanti i tempi in cui, il partito capitanato dalla coppia Storace Buontempo, dopo il mancato accordo alle politiche del 2008, con l’allora centro destra, denominato popolo delle libertà, si candidò come terza forza politica in netta contrapposizione ai due blocchi di potere raggiungendo il ragguardevole risultato del 2,4% proponendo Daniela Santanchè come premier.
Ed invece non sono passati secoli, sono trascorsi appena due anni e gli scenari immaginati da  molti iscritti e simpatizzanti del partito sono stati radicalmente modificati, per cui  non è stata possibile nessuna creazione di un partito unico di destra, con movimenti simili per idee , valori, programmi, quali il Movimento Sociale Fiamma tricolore del geografo Romagnoli e Forza Nuova, né tanto meno nessuna corsa elettorale in solitaria come alternativa ai due blocchi, nonostante il primo esperimento avesse portato risultati soddisfacenti.
In occasione delle elezioni europee del 7 giugno 2009, le prime con il nuovo sistema elettorale che da proporzionale puro, diventa proporzionale con soglia di sbarramento prevista al 4%, la Destra di Storace entra a far parte di un cartello elettorale denominato L’autonomia, composto dal Movimento per le autonomie del governatore siciliano Raffaele Lombardo, dall’Alleanza di centro per le libertà dell’ex onorevole dell’Unione di centro Pionati, dal Partito Pensionati dell’europarlamentare Fatuzzo, ottenendo come risultato nazionale un misero 2,2%  grazie soprattutto all’ottimo risultato nella circoscrizione elettorale di Sicilia e Sardegna, dove grazie al radicamento sul territorio del Movimento per le autonomie  del governatore Lombardo, questo piccolo centro destra dei poveri raccoglie oltre il 12%.
Nelle circoscrizioni elettorali nord-est, centro e nord ovest, dove la Destra era maggiormente radicata rispetto agli altri alleati dell’autonomia, lo strano cartello elettorale conquista risultati da prefisso telefonico, inferiore finanche ai consensi conquistati dal movimento di Forza Nuova, che da solo, in 4 circoscrizioni elettorali su cinque, si era presentato al corpo elettorale, non curante dello sbarramento al 4%. 
La linea politica tracciata dal segretario nazionale Storace, in vista delle scorse elezioni regionali della scorsa primavera,prevedeva l’accordo con il Popolo delle Libertà, con la speranza di far diventare la Destra una presenza costante, con i suoi programmi e i suoi valori, in un panorama politico complesso come quello italiano, soggetto a continui cambiamenti, come dimostrano la fuga di Francesco Rutelli dal Partito democratico, la nascita del popolo delle libertà, in salsa siciliana, per non parlare delle mutazioni genetiche che da quasi venti anni, colpiscono l’ultimo segretario del Movimento Sociale Italiano, l’attuale presidente della Camera Gianfranco Fini. 
(1-continua)

3 commenti:

  1. .Caro ugo e caro parente..allora avevo visto giusto! Vi prego infatti leggere mio post di ieri l'altro su altro topic ma sempre vertente l'invito di Berlusconi rivolto a Storace di entrare a farparte della compagine cgovernativa. La verita' e ' che Storace da almeno un anno perde pezzi e ne sta perdendo ogni giorno, altro che sondagi al 2%!. Spero qualcuno mi riconosca dosi (per quanto minime) di preveggenza. Avrei dovuto studiare da psicologo, poi invece..... Dai vabbe'...

    Agostino

    RispondiElimina
  2. Agostino, anche il mago Otelma aveva divinizzato, (azzeccato) la vittoria nel 2008 di Berlusconi!Non serve studiare la psicologia o peggio la psicanalisi del circonciso Sigmund Freud, basta studiare la cabala napoletana o i tarocchi, il tutto con la consulenza del mago Donascimiento e di Wanna Marchi!Naturalmente è uno scherzo non prendertela a male.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.