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2 settembre 1980: ricordando Graziella e Italo

Trent’anni fa Graziella De Palo e Italo Toni, giornalisti, 24 anni lei e 50 lui, sparivano nel nulla da Beirut ovest, un'area sotto il controllo palestinese. In questo lungo arco di tempo non è stato possibile ricostruire nel dettaglio la storia dei loro ultimi giorni di vita e di lavoro in Libano “grazie” a depistaggi, al segreto di Stato sull’operato di ufficiali dei servizi organici alla P2 e omissis tuttora esistenti. 
Per ricordarli, per onorarne la memoria, il Comune di Roma oggi ha organizzato la manifestazione “Graziella e Italo – A trent’anni dalla scomparsa”, con una messa all'Ara Coeli (ore 9.00) e una manifestazione a Villa Gordiani con la dedica di due viali ai giornalisti scomparsi(ore 10.30). 
Io ci sarò perché faccio parte del gruppo di cronisti che intende rivisitare l’intera vicenda, anche alla luce di quanto il governo avrà il buon cuore di desecretare (e soprattutto rendere accessibile alla stampa. Le due azioni non sono consecutive né automatiche). Si è ancora all’inizio di questo percorso, ma l’intenzione è quella di riuscire a raccontare un pezzo di storia che ha visto cadere Graziella De Palo e Italo Toni, finiti in un mosaico ben più grande, di respiro internazionale.
Per questa ragione il blog oggi sarà fermo.
Per farsi un'idea della vicenda vi segnalo due contributi di colleghi che sono tra i principali animatori, insieme  a Giancarlo De Palo, fratello di Graziella, del gruppo di lavoro. Antonella Beccaria, che i frequentatori di questo blog conoscono bene, ricostruisce la vicenda mentre Emilio F. Torsello intervista Gian Paolo Pellizzaro sulla pista del traffico d'armi scoperto dai due inviati.

8 commenti:

  1. UMT, la Beccaria è celebre per aver scritto un libricino dal titolo esplicito:"Uno Bianca trame nere" (sic). Si sente come Oriana Fallaci e imperterrita, come la defunta mai rimpianta,prosegue nelle sue contro inchieste.E' nota la figura barbina che la Oriana Fallaci fece davanti al magistrato che l'aveva convocata, dopo che lei aveva scritto che l'omicidio di Pasolini era opera dei...fascisti!Chiesto la fonte dello scoop, lei replicò trincerandosi dietro il "segreto professionale"! In realtà dietro la Uno Bianca vi era solo la targa!Vorrei conoscere anch'io la fonte della temibile trama nera che occulta si cela dietro la Uno Bianca.

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  2. Tu credi che fossero solo poliziotti infedeli?
    PS: La Beccaria è anche colpevolista su Bologna: e allora?

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  3. Allora semplicemente, siamo alle solite trame nere, cioè a dire il caccio sui maccheroni!Dalle indagini svolte dalla magistratura bolognese (un vero e proprio soviet) dall'incaricato ufficiale del Viminale, il famoso prefetto Achille Serra, poi per finire da un magistrato del calibro di Antonio Di Pietro,si appurò che erano solo dei poliziotti delinquenti.Le critiche furono rivolte alla questura di Bologna, che non indagò tra i propri agenti,per inefficienza,ma ancora una volta si tentarono di coinvolgere estremisti di destra con la Falange e delinquenti comuni di origine calabrese operanti al quartiere Pilastro.Ribadisco che dietro la Uno Bianca c'era solo la targa!La Beccaria è andata a cercare dei collegamenti in Belgio, poiché anche in quel paese vi furono episodi, simili. Infine siccome presero di mira extracomunitari e zingari (ma anche poliziotti e carabinieri) per forza la matrice era fascista.Si trattava solo di odio congiunto con i soliti pregiudizi che spesso è merce comune facilmente reperibile, tra l'opinione pubblica forcaiola e benpensante (leggi Lega) e anche tra gli appartenenti alle forze dell'ordine, che sono quotidianamente alle prese con gli emarginati. Per i carabinieri uccisi al Pilastro, fu solo per prevenire il loro controllo che fecero quella strage.Ecco svelato l'arcano, però capisco che è un po' poco per scriverci un bel libricino, molto meglio metterci la solita "trama nera" e le vendite si impennano!

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  4. ......pur concordando rdo con Ephifanius, mi sembrava pero' che il topic riguardasse ben altro in verita'. Poi sulle "trame nere" quale grimaldello per organizzare convegni adatti ai pecoroni ignoranti e per vendere di piu' sono in perfetta sintonia con te. . in questo la Beccaria e' Maestra e ha perfettamente capito il giochino, da buona progressista prezzolata dai potenti. Ma sarebbe meglio restare sul pezzo, come suol dirsi............


    Agostino

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  5. Giusto per restare sul pezzo la Beccaria, che è un'eccellente giornalista investigativa, tra le migliori della generazione under 40, collabora con Cucchiarelli...

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  6. ....pero' il giochino per vendere piu' libri e farsi notare con la favoletta delle trame nere ( trama nera che ripresenta su Bologna, quando invece e' arcinoto che i depistaggi sono stati fatti per incolpare e incriminare la Destra Radicale e NON per proteggerla, quindi semmai l'esatto opposto.....)l'ha capito ben presto sembrerebbe. Sveglia la giovincella!!!


    Agostino

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  7. Veramente la Beccaria mette i pdf dei suoi libri gratis in Rete. La tua è una malignità gratuita.

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  8. Forse ho esagerato, ma che su Bologna sia in malafede e veda i depistaggi per favorire i "neri" quando invece sono sono proprio questi che li hanno fatti condannare non ci piove. E' un dato oggetivo e inconfutabile. Ugo, se la Beccaria sia vostra conoscente io poi mi scuso dato che tra l'altro posto su un blog Non mio e di questo sono riconoscente e devo prenderne atto. Ho ecceduto, pero' certe volte, come su Bologna, sembra si faccia apposta a rivoltare a 360 gradi la realta' delle cose.

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