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Affatigato: Mambro e Fioravanti a Bologna c'erano

Nei giorni scorsi Marco Affatigato ha rilasciato una lunga intervista a Paolo Cucchiarelli sul suo ruolo di laison tra Ustica e Bologna, in quanto "vittima del doppio depistaggio". Per l'occasione ha avanzato una sua ipotesi cerchiobottista sulla strage di Bologna. A un'esplicita domanda sulla "proclamata innocenza di Mambro o Fiorvanti" Affatigato risponde:
"Personalmente credo nella loro innocenza. A mio parere sono rimasti vittime di un “guet-à-pens” , ovvero di un trabocchetto. Come credo nella loro innocenza penso però che, quel 2 agosto, fossero a Bologna su invito di qualcuno ed è questa “ostinazione” (comprensibile) nel negare di essere a Bologna quel giorno che , a mio avviso, impedisce una esatta ricostruzione dei loro movimenti e magari una miglior lettura della “macchinazione” per far sì che la strage potesse essere addebitata all’area della destra radicale. E’ necessario ricordare che la “telefonata” al Corriere della Sera addebitata al Colonnello Mannucci Benincasa (SISMI – Capo Centro a Firenze) mi colloca , oltre che morto , quale militante dei NAR . Ora è notorio, sia nell’ambiente della destra radicale che anche in quelli investigativi, che io non ho mai avuto alcun accostamento coi Nuclei Armati Rivoluzionari. Certamente una mia “scomparsa” avrebbe avuto quale effetto quello di non potermi difendere e quindi anche di accreditare come vera questa tesi “posizionata” dal SISMI.
Sugli altri temi dell'intervista torneremo nei prossimi giorni

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