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Implacabile Arianna

Avevamo annunciato la querela di Arianna Editrice contro Evangelisti per il dossier rossobruni. Ma non immaginavamo che l’azione legale fosse a più ampio raggio. Tant’è che, nella bagarre scatenata tra le diverse frazioni della sinistra radicale interessate, a un certo punto Maurizio Neri, il leader di “Comunismo e comunità”, ha enfatizzato la decisione di Radio città aperta di rimuovere dal suo sito l’articolo contestato come un opportuno passo indietro. Scopriamo ora che non si trattava di un ravvedimento operoso ma dell’effetto di un’ingiunzione dell’avvocato della casa editrice.

Rimozione fatta con un “cappio alla gola” (traduzione del più efficace detto napoletano: cu’ ‘na fune ‘ncanne), visto che lo stesso avvocato, Lorenzo Borré, ha preteso un’ulteriore rettifica, di cui pubblichiamo qualche stralcio
Spettabile Redazione,
letto il comunicato con cui avete dato notizia delle motivazioni che vi hanno “costretto” a rimuovere l'articolo del sig. Valerio Evangelisti, in nome e per conto della Arianna Editrice e in qualità di difensore della stessa, Vi richiedo la pubblicazione della seguente richiesta di rettifica, ai sensi dell'art. 8 L. 8.2.1948, n. 47.
Distinti saluti
(avv. Lorenzo Borrè)
“In primo luogo dobbiamo far rilevare che l'esercizio di un diritto riconosciuto dalla legge non può essere rappresentato, soprattutto nel caso di specie, come una minaccia, né il ricorso all'Autorità Giudiziaria può rientrare nel novero delle "ritorsioni non meglio definite".
Ciò posto, dobbiamo puntualizzare che la richiesta di rimozione dell'articolo in questione è stata formulata in quanto esso attribuisce alla Arianna Editrice, del tutto gratuitamente, discendenze, collocazioni e convinzioni politiche diffamatorie e non veritiere.
Per quanto riguarda la posizione di Radiocittaperta.it, si osserva che la nostra richiesta non era censoria, ma era volta a tutelare la trasparente immagine pubblica della Arianna Editrice di cui essa risponde senza mimetismi o infingimenti di sorta. Nello specifico l'Arianna Editrice ritiene che sarebbe stato opportuno verificare gli elementi sostenuti dall'autore e/o interpellare prima i soggetti citati nell'improbabile contesto del "complotto" nei confronti dell'identità ideologica e di classe della sinistra italiana. In tal senso, noi non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno e proprio per rimanere nel campo della obiettività fattuale, ci limitiamo a indicare ai Vostri lettori la possibilità di farsi una opinione libera, disinteressata e critica dell'attività della nostra editrice per mezzo del sito http://www.ariannaeditrice.it, e dei volumi da noi editi e disponibili nelle migliori librerie, confrontandoli quindi con le tesi sostenute nell'articolo sopradetto. (…). In ultima analisi basterebbe l'indispensabile apertura intellettuale e una reale vocazione dialogica per riconoscere la diversità del pensiero altrui, senza travisarlo strumentalmente. Ritenere l’ecologia un ambito metapolitico ove le categorie ideologiche otto/novecentesche - legate alla società industriale - lasciano il passo a nuovi parametri interpretativi della tarda modernità sui temi dei limiti dello sviluppo, della mercificazione globale, della decrescita, dell’antiutilitarismo e della semplicità o sobrietà volontaria, del pluralismo comunitario e del multilateralismo internazionale, pongono la questione cultura/natura oltre ogni fazioso riduzionismo identitario (tribale) ideologico dato. Ridurre tutto questo al fascismo significa ostinarsi a non voler comprendere gli altri da sé".
La redazione della Arianna Editrice
redazione@ariannaeditrice.it www.ariannaeditrice.it

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