The Independent riporta che le indagini federali sull'omicidio di Charlie Kirk non hanno trovato collegamenti con gruppi di sinistra organizzati.
Secondo le fonti dell'FBI riportate da The Independent e NBC News, a due settimane dai fatti quello di Tyler Robinson resterebbe un gesto individuale motivato da ragioni personali, non di un'azione coordinata.
Intanto Trump ha dichiarato di voler classificare i movimenti antifa in USA come terrorismo (movimenti che lì neanche esistono
in forma giuridica quindi la cosa si manifesterà in azioni random contro privati cittadini).
FONTE: Dario De Leonardis/facebook
Non aspettatevi che qualcuno chieda scusa per la valanga di fesserie scritte dal 10 settembre a oggi.
Robinson: sarà chiesta la pena di morte. "Bella ciao? Un meme"
Sono stati formalizzati sette capi di accusa contro Tyler Robinson in seguito all'omicidio dell'esponente Maga Charlie Kirk. Il procuratore della contea dello Utah Jeff Gray a cui è stata affidata l'inchiesta ha anche anticipato che chiederà la pena di morte, "una decisione che non prendo con leggerezza, che ho preso in modo indipendente come 'attorney' della contea sulla sola base delle prove disponibili e sulle circostanze e sulla natura del crimine".
Gray ha ammesso di aver parlato con la Casa Bianca e con l'ufficio del governatore dello Utah a proposito delle accuse che avrebbe formalizzato. Le accuse comprendono omicidio aggravato e ostruzione alla giustizia.
Robinson, che ha 22 anni, ha confessato di aver ucciso Kirk ai genitori e al compagno di stanza con cui aveva una relazione. Il suo Dna è stato trovato sul grilletto del fucile usato per l'assassinio. "L'uccisione di Charlie Kirk è una tragedia americana", ha dichiarato Gray in una conferenza stampa. Robinson è comparso per la prima volta in tribunale ieri dove è stata disposta la detenzione senza possibilità di cauzione. Si è limitato ad annuire quando gli è stato detto che sarebbe stata chiesta la pena di morte.
In un messaggio al roommate, Robinson ha detto di aver pianificato l'uccisione per una settimana e di aver auspicato di "mantenere il segreto fino alla mia morte per vecchiaia". Quanto alle scritte incise sui proiettili (fra cui 'bella ciao'), Robinson ha detto al roommate che "rappresentano per lo più un grande meme". In un altro messaggio, aveva scritto di non poterne più dell'odio diffuso da Kirk. "Non si possono fare i conti con un certo tipo di odio".
TYLER ROBINSON, ACCUSATO DELL’OMICIDIO DI CHARLIE KIRK, NON STA COLLABORANDO CON LE AUTORITA’
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
Migliaia di persone ieri hanno partecipato a veglie di preghiera per Charlie Kirk, inclusa una a Washington. I funerali si terranno il 21 settembre: è stato predisposto uno stadio da 60mila persone a Glendale, in Arizona, alla presenza del presidente Trump. Il presunto killer, il 22enne Tyler Robinson, dovrebbe essere incriminato domani per omicidio aggravato (e il dipartimento della Giustizia sta valutando anche accuse federali). […]
Il governatore repubblicano dello Utah Spencer Cox ha dichiarato ieri che l’assassino aveva «chiaramente una ideologia di sinistra», «molto diversa» da quella della sua famiglia (i genitori sono repubblicani) e ha citato la famiglia stessa e il fidanzato di Robinson come fonti di questa informazione. […] Il fidanzato sta per affrontare la transizione di genere per diventare donna. Robinson avrebbe anche lasciato una «nota», il cui contenuto non è stato rivelato.
Secondo il sito Axios , che cita sei fonti anonime delle forze dell’ordine, le autorità stanno indagando se Robinson credesse che le idee di Kirk sull’identità di genere esprimessero «odio» nei confronti di persone come il suo fidanzato transgender.
Le indagini Robinson al momento «non sta collaborando con le autorità» e non ha confessato (aveva «confessato o implicitamente ammesso» l’omicidio ai familiari, secondo Cox), ma il suo fidanzato è stato «incredibilmente collaborativo». Il governatore afferma che il fidanzato era «scioccato». «È quello che è successo? O mio Dio, no… ecco tutti i messaggi», avrebbe detto alle autorità condividendo messaggi in cui Robinson, dopo l’omicidio, gli aveva scritto che c’era un fucile nascosto da recuperare.
Le autorità evitano di citare il nome del fidanzato negli atti giudiziari e Cox ha detto che non è ancora stato determinato se la transizione del genere del partner sia rilevante, perciò molti media evitano di farne il nome, che è stato invece rivelato dal Daily Mail e poi dal New York Post insieme a foto in cui il giovane è vestito da animale peloso (furry, una subcultura online a cui fa riferimento anche una iscrizione nel bossolo del proiettile sparato da Robinson). Le autorità federali e statali stanno valutando se gruppi di sinistra in Utah fossero a conoscenza dei piani del presunto killer. Uno di questi gruppi ha eliminato il suo profilo social dopo l’omicidio, scrive il sito Axios.
Su Discord Il New York Times ha rivelato che il giorno dopo l’omicidio, Robinson ha scambiato alcuni messaggi con una ventina di membri di una chat sulla piattaforma Discord, tra cui un ex compagno delle superiori. «Dove sei?» gli chiede uno di loro. Robinson risponde subito: «Il mio sosia sta cercando di mettermi nei guai» (erano state diffuse le foto dall’Fbi). «Tyler ha ucciso Charlie!», replica qualcuno. Qualcun altro aggiunge, apparentemente per scherzo, che il gruppo dovrebbe consegnarlo in cambio della taglia da 100mila dollari. «Solo se mi date una percentuale», ribatte Robinson. […] Secondo Cox, i compagni «non credevano che fosse davvero lui».
Kirk era diventato milionario con la politica
Estratto dell’articolo di Valentina Menassi per www.economymagazine.it
charlie kirk
[…] Nel 2023 Turning Point aveva raccolto 92 milioni di dollari in donazioni, capitali poi impiegati per campagne mirate negli stati in bilico, a cominciare dall’Arizona, la sua terra natale. Parallelamente, Kirk era diventato milionario grazie a libri come La Dottrina MAGA e ai podcast che totalizzavano milioni di ascolti.
Sui social aveva oltre 7,5 milioni di follower su Instagram e quasi altrettanti su TikTok, dimostrando di saper intercettare i codici comunicativi della generazione più giovane. Nel 2024, intervistato dal Corriere della Sera a Milwaukee durante la convention repubblicana, aveva dichiarato: «Questa è l’elezione di TikTok e dei podcast. I conservatori sono più avanti: i democratici si sono addormentati al volante».
charlie kirk
Secondo le stime di Celebrity Net Worth, al momento della morte Kirk disponeva di un patrimonio personale di circa 12 milioni di dollari. Tra i beni principali figurava una villa a Scottsdale, Arizona, sei camere da letto e un grande giardino, messa in vendita a 6,5 milioni di dollari e poi trattata a circa 5,25 milioni. Gran parte delle sue entrate derivava dai contratti editoriali, dalle sponsorizzazioni dei podcast e dalle attività collegate a Turning Point. […]
Crescono i dubbi sull'identità politica di Robinson
IL PADRE, LO ZIO COSÌ LA FAMIGLIA HA SPINTO TYLER A CONFESSARE
Estratto dell’articolo di S. FIN. Per “la Repubblica”
Le ricostruzioni delle ultime ore in libertà di Tyler Robinson, il ragazzo 22enne che ha sparato a Charlie Kirk e che venerdì si è costituito, sono discordanti. L’unico elemento certo sembra essere il ruolo del padre Matt, che lo ha spinto a consegnarsi alle forze dell’ordine.
Inizialmente alcune testate statunitensi hanno fornito una versione secondo cui sarebbe stato proprio il genitore a riconoscere il proprio figlio nelle immagini dell’attentatore catturate da telecamere di sorveglianza nei pressi della Utah Valley University e diffuse dall’Fbi e dalle autorità locali, […] secondo quanto riferito alla Cnn da una fonte nelle forze dell’ordine. […]
La stessa fonte ha poi spiegato che l’omicida ha confessato al padre di aver colpito l’attivista conservatore, ma di essere stato poi convinto a mettersi in contatto con un pastore. E un amico di famiglia ha informato l’ufficio dello sceriffo della contea di Washington. Altre testate dicono invece che è stato il padre a parlare con un esponente religioso.
Il Wall Street Journal , invece, ha parlato con Clinton Robinson, zio di Tyler, che ha sostenuto di essere stato lui a riconoscere il nipote e ad informarne Matt. […]
Il governatore dello Utah, Spencer Cox […] ha dichiarato anche che, mentre la caccia all’uomo era in corso, un parente di Robinson ha contattato un amico di famiglia, il quale ha riferito all’ufficio dello sceriffo che il 22enne aveva confessato l’omicidio o aveva in qualche modo fatto intendere di averlo commesso. Non emergono maggiori dettagli sul ruolo del padre nella versione delle forze dell’ordine, che si sono limitate a spiegare che l’uomo è stato coinvolto nell’arresto.
2 - MA LA FAMIGLIA DEL KILLER SPIAZZA I CONSERVATORI "A CASA SIAMO TUTTI MAGA"
Estratto dell’articolo di Anna Lombardi per “la Repubblica”
L'unica certezza su Tyler Robinson, l'enigmatico killer dell'attivista di destra Charles Kirk, l'afferma il governatore dello Utah Spencer Cox, repubblicano moderato e fra i pochi sostenitori della depolarizzazione del Paese all'interno del suo Partito: «Pregavo che l'assassino venisse da un altro stato, mi dicevo noi non siamo così. Invece è uno di noi».
[…] Lo studente modello inizialmente indicato come esponente antifà per via delle frasi da lui scritte sui proiettili usati - tanto da spingere l'intera destra americana (e non solo) a stigmatizzare la «violenza della sinistra radicale» - in realtà è cresciuto in ambiente trumpiano.
Lo ha detto chiaro sua nonna Debbie in un'intervista al Daily Mail: «Mio figlio, suo padre, è repubblicano. In famiglia siamo tutti Maga. Non conosciamo democratici». Descrivendo poi il nipote come un «ragazzo tranquillo, disinteressato alla politica», ma che aveva ricevuto il suo primo fucile da bambino, dono di mamma e papà. Certo, un compagno di liceo ha detto al britannico Guardian di averlo sentito «criticare Trump». Ma ha poi ritirato la dichiarazione «riportata in maniera inaccurata» come scrive lo stesso quotidiano sul sito, precisando: «Non lo vedo da anni, non conosco il suo pensiero attuale».
Le indagini sono in corso e nelle prossime settimane capiremo di più. Ma intanto già si susseguono opposte e scivolose ipotesi sulle sue simpatie politiche. Per il tabloid conservatore New York Post, Tyler era infatti l'ennesimo trans in crisi, […] «Viveva con una partner trans nel pieno della frase di transizione da uomo a donna» scrivono senza aggiungere altro.
Mentre Newsweek lo lega invece ai "Groyper" del suprematista bianco Nick Fuentes, leader di quella frangia alt right nativista, razzista e omofoba, in prima fila durante l'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. […] Fuentes è stato un feroce critico di Turning Point Usa, l'organizzazione di Kirk: attaccata con atto azioni di disturbo durante i suoi eventi perché ritenuta troppo moderata. Il leader dell'alt right respinge ogni collegamento: «La sinistra vuol spudoratamente incolparci per l'omicidio Kirk, che intanto celebra e giustifica apertamente da giorni. Dobbiamo prendere il potere per la nostra sopravvivenza. Vinciamo o moriamo» ha scritto venerdì sui social.
Ad aprire a uno scenario politico diverso dai sospetti iniziali, sarebbero però proprio le frasi scritte dal giovane sui proiettili che inizialmente lo avevano fatto passare per estremista di sinistra. Lo sostengono una serie di smanettoni parlandone alla rivista Wired Usa. Quelle frasi, spiegano, sono codici noti a chi passa le giornate online. La lingua di una subcultura fatta di meme volatili, cari a mondi così estremi da finire per sfiorarsi e confondersi.
E dove una cosa oggi ha un significato e domani diventa il suo contrario. Scopriamo così che la frase Hey Fascist! Catch!, "prenditi questo", è un refrain di Helldivers 2, videogioco ambientato in un immaginario impero para fascista intergalattico. […]
Nel calderone della rete pure la per noi evocativa "Bella Ciao" ha perso ogni legame con resistenza e sinistra italiana: diventando generico brano di ribellione assurto a nuova fama grazie alla colonna sonora de La Casa di Carta (serie tv popolare in certi forum di destra). Cantata pure dalle forze ribelli di Far Cry 6 – altro gioco ambientato in una dittatura – e inserita pure nelle playlist online dei gruppi alt right.
Chiaro che in questa chiave pure l'altra frase, «Se leggi questo sei gay» diventa omofoba. Insomma, l'identità di Robinson si sta complicando: al punto di spingere diversi esponenti della destra americana a moderare repentinamente i termini. Basti pensare al pentimento della deputa della Carolina del Sud Nancy Mace: dopo aver chiesto «la pena di morte» per Robinson ora dice che «Kirk avrebbe pregato per quell'individuo diabolico e perduto. Facciamolo anche noi».
Il ruolo dell'amica trans nelle indagini
Il presunto killer di Charlie Kirk viveva con il suo partner transgender: lo hanno riferito a Fox News Digital alti funzionari dell'Fbi. Le fonti hanno confermato che Tyler Robinson, 22 anni, aveva una "relazione sentimentale" con una persona non nominata, un uomo in transizione verso il sesso femminile, e che condividevano un appartamento a Saint George, nello Utah. I funzionari del Bureau hanno dichiarato che il partner di Robinson sta collaborando pienamente alle indagini. Kirk aveva posizioni anti transgender.
Un funzionario dell'Fbi ha riferito a Fox News che il partner di Robinson si è dimostrato "estremamente collaborativo" e ha affermato che "non aveva idea" che stesse presumibilmente pianificando di assassinare il fondatore di Turning Point Usa. Non è accusato di alcuna attività criminale in relazione all'attentato.
Le fonti del Bureau hanno rivelato di essere in possesso di messaggi di testo e altre comunicazioni tra Robinson e il suo partner che hanno aiutato l'Fbi a individuare il presunto killer. Gli agenti federali hanno prelevato materiale dal loro appartamento, inclusi dei computer, inviati a Quantico per l'analisi.
Pochi istanti prima che un proiettile colpisse mortalmente Kirk, un membro del pubblico nel campus dell'università dello Utah gli aveva chiesto se sapesse "quanti americani transgender sono stati autori di stragi negli ultimi 10 anni" e lui aveva risposto "troppi". "Sa quanti stragisti ci sono stati in America negli ultimi 10 anni?, aveva incalzato l'interlocutore. "Contando o non la violenza delle gang?", aveva replicato Kirk, prima di venire colpito a morte.
Le fonti culturali del killer di Kirk: i videogiochi
Tyler Robinson, presunto omicida dell'attivista conservatore Charlie Kirk, è un ragazzo introverso, profondamente immerso nel mondo online, un mix di politica, videogiochi e meme in cui cercava rifugio. Lo scrive la Cnn, ricostruendo con nuovi dettagli il profilo del 22enne arrestato.
Nato e cresciuto in un sobborgo dello Utah, Tyler Robinson andava bene a scuola, tanto da ottenere una borsa di studio al merito di 4 anni dalla Utah State University. Università che ha lasciato dopo solo un semestre, prendendosi un periodo di aspettativa e non tornandovi mai più.
Ora, le autorità stanno cercando di capire cosa sia successo negli anni successivi, al punto di portarlo a compiere l'attentato, l'ultimo di una serie contro leader politici americani. Sui bossoli dell'arma usata da Robinson oltre a 'Bella Ciao' e 'prendi, fascista', erano incise frasi prese da meme e allusioni ai videogiochi, suggerendo un movente meno politico di quanto apparso in un primo momento. Tra questi messaggi c'erano allusioni al videogioco Helldivers 2, e il testo di Bella ciao compare in un altro gioco, Far Cry 2, e in una serie Netflix.
Le persone che conoscevano Robinson lo hanno descritto come un giovane timido e taciturno che al liceo sosteneva Donald Trump, come pure la sua famiglia. Non risulta abbia mai votato, nè che sia iscritto ad alcun partito. Le foto sui social media mostrano la famiglia in viaggio e intenta ad attività all'aperto. In alcune Tyler e i suoi fratelli hanno delle armi in pugno.
Il killer è un 22enne mormone di una famiglia conservatrice
Tyler Robinson, lo studente ventiduenne accusato di aver assassinato Charlie Kirk, è cresciuto in una famiglia fermamente repubblicana e sostenitrice di Trump: lo rivela il Daily Mail. La nonna del giovane, Debbie Robinson, 69 anni, ha rotto il silenzio affermando di essere sbalordita dalle accuse rivolte al nipote, descrivendolo come un giovane tranquillo e riservato che "non ha mai" parlato di politica, nonostante il fermo sostegno del padre a Trump.
"La maggior parte dei miei familiari è repubblicana. Non conosco nessuno che sia democratico", ha assicurato. Il Guardian però ha raccolto la testimonianza di un compagno di liceo di Robinson che ha giocato ai videogiochi con lui. L'amico, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha affermato che Tyler gli aveva espresso opinioni critiche nei confronti di Donald Trump quando si frequentavano diversi anni fa, nonostante il resto della sua famiglia avesse opinioni sostanzialmente conservatrici.
L'amico ha ammesso di non poter essere certo delle più recenti opinioni politiche di Robinson, poiché si erano persi di vista dopo il diploma alla Pine View High School. I registri elettorali mostrano che Robinson non era affiliato a nessun partito politico prima delle elezioni del 2024. I suoi genitori erano repubblicani registrati.
Tyler Robinson, il presunto killer dell'attivista di destra Charlie Kirk, è il maggiore di tre fratelli. Suo padre possiede un'impresa che si occupa di installazione di piani cucina e armadietti, mentre sua madre è un'assistente sociale abilitata. La famiglia Robinson professa la fede mormone ed è attiva nella chiesa.
Un vicino ha raccontato alla Cbs che "sono genitori molto presenti, che amavano i loro ragazzi e partecipano alla vita della comunità». Il vicino ha anche avuto l'impressione che Robinson avesse idee politiche diverse da quelle dei suoi genitori.
Secondo il sistema di istruzione superiore dello Utah, Robinson è uno studente del terzo anno nel programma di apprendistato in elettrotecnica presso il Dixie Technical College. Ha frequentato brevemente la Utah State University per un semestre nel 2021 e ha ottenuto crediti di iscrizione contemporanea attraverso la Utah Tech University durante il liceo. I registri statali dello Utah mostrano che Robinson si è registrato come elettore non affiliato, e il suo stato di registrazione risulta inattivo.
Il padre, uomo di fede, convince il killer a consegnarsi
Il presunto killer di Charlie Kirk è sotto custodia delle autorità. Lo ha annunciato Donald Trump in un'intervista a Fox. "Con un alto grado di certezza, abbiamo la persona sospettata" dell'assassinio", e ha aggiunto di sperare che il killer sia condannato a morte. Il presunto killer di Charlie Kirk è stato segnalato alla polizia da suoi famigliari: è stato convinto a consegnarsi alle autorità dal padre, un uomo di fede.
AGGIORNAMENTO 12 SETTEMBRE, ORE 14,20.
CHARLIE KIRK ERA UN "MINISTRO OMBRA" DELL'AMMINISTRAZIONE TRUMP - L'ATTIVISTA DI ESTREMA DESTRA UCCISO NELLO UTAH FU UNO DI COLORO CHE INSEGNO' AL MILIARDARIO TRUMP, FIN TROPPO LONTANO DALLA VITA REALE DEGLI AMERICANI POVERI E INCAZZATI, A PARLARE AI "NON-COLLEGE WHITES", CIOÈ AGLI ELETTORI BIANCHI CHE NON HANNO MAI FREQUENTATO L'UNIVERSITÀ - DURANTE IL PRIMO MANDATO DEL TYCOON, KIRK VISITO' LA CASA BIANCA PIU' DI 100 VOLTE, PARTECIPANDO ALLE RIUNIONI IN CUI "THE DONALD" PROGRAMMAVA LE SUE SCELTE POLITICHE - KIRK E LA SUA ORGANIZZAZIONE STUDENTESCA "TURNING POINT" AIUTARONO TRUMP A DIFFONDERE IL VERBO "MAGA" TRA I GIOVANI, LONTANI DALLA POLITICA - LE IDEE DEL 31ENNE: ANTIABORTISTA, A FAVORE DELLE ARMI E DIFENSORE DEL LIBERO MERCATO...
RAZZISTA E ANTI-ABORTO LA STAR DELL'ULTRADESTRA CHE VOLEVA ARMI LIBERE
Estratto dell'articolo di Enrico Franceschini per “la Repubblica”
DONALD TRUMP CHARLIE KIRK
Star dei social con milioni di follower, attivista del movimento Maga e amico di Donald Trump, Charles Kirk era uno dei sostenitori del diritto degli americani di avere armi di ogni tipo senza restrizioni ed è stata un'arma simile, un fucile ad alta precisione, a ucciderlo mercoledì pomeriggio da un tetto a duecento metri di distanza dal comizio che stava facendo nel campus di un college dello Utah.
Ma il New York Times elogia la sua capacità di andare a parlare con gli studenti universitari e ricorda che Gavin Newsom, governatore democratico della California, attualmente in testa nei sondaggi su chi sarà il candidato alla Casa Bianca del suo partito nel 2028, aveva invitato proprio Kirk alla puntata inaugurale del proprio podcast, riconoscendo che perfino suo figlio era tra i fan di Charles. [...]
DONALD TRUMP CHARLIE KIRK
Dopo gli assassinii di John Kennedy e Martin Luther King negli anni Sessanta, aggiunge il commentatore, una scia di recenti violenze e minacce ha risvegliato tale pericolo, dal complotto del 2020 per rapire la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, all'assalto dei sostenitori di Trump al Congresso il 6 gennaio 2021 per rovesciare il risultato delle presidenziali, al tentato assassinio di Trump poco più di un anno fa.
Nato 31 anni fa in un sobborgo di Chicago, padre architetto, madre psicologa, mentre fa le medie superiori Kirk entra nei boy scout e comincia a impegnarsi in politica come volontario per la campagna elettorale di un senatore repubblicano. Poi l'incontro con un leader del Tea Party, il movimento del 2007 antesignano del Maga, diventa un attivista a tempo pieno, fonda nel 2012 "Turning Point" (Punto di svolta), un'organizzazione studentesca ultraconservatrice, oggi presente in 3500 scuole e università, che si batte contro il pensiero liberal e woke, ma è finita sotto accusa per alcune posizioni considerate neonazi, antisemite e razziste.
FUCILE USATO PER UCCIDERE CHARLIE KIRK
Nel 2016 Kirk fa un intervento alla convention repubblicana che consacra la nomination di Trump alla Casa Bianca. Nel 2021 si sposa con una ex-miss Arizona, dalla quale ha due figli. Conduttore di The Charlie Kirk Show, un programma radiofonico di cui Trump è più volte ospite, si fa conoscere per idee complottiste no vax durante la pandemia, teorie della cospirazione, negazionismo del cambiamento climatico e crociate antiabortiste. [...]
I CONSIGLI A DONALD JR E L’AMICIZIA CON ERIC PER IL CLAN DEI TRUMP KIRK ERA «DI FAMIGLIA»
Estratto dell'articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”
OMICIDIO DI CHARLIE KIRK
Dire che Charlie Kirk fosse, dietro le quinte, il ministro senza portafoglio per le politiche giovanili dell’amministrazione Trump spiega qualcosa ma non tutto, se si vuole considerare la sua enorme importanza nel movimento Maga creato dal presidente.
Perché Kirk — fondatore di Turning Point Usa, quand’era appena diciottenne — aveva un rapporto personale di lunga data e stretto con Donald e il resto della famiglia: otto anni di collaborazione politica, frequenti incontri e reciproco sostegno. Era, quello tra Kirk e Trump, un rapporto di reciproca stima e soprattutto di reciproca utilità.
foto diffuse da fbi del killer di charlie kirk 3
L’allora candidato alla Casa Bianca aprì nel 2015-16 le porte di una campagna presidenziale a un ragazzino da poco uscito dal liceo (e che peraltro l’università non la finì mai), Kirk diede a Trump una delle poche cose che gli mancavano: le chiavi del mondo giovanile, dei campus (americani e non solo: fu invitato anche alla Oxford Union) e dei social media.
Perché Trump è stato bravissimo, fin dall’inizio, a mobilitare il suo popolo attraverso Twitter (poi sul suo Truth Social) e i comizi-show, ma Kirk lo illuminò citandogli uno dei suoi riferimenti, il grande pubblicitario David Ogilvy (1911-1999): se vuoi vendere qualcosa a una persona, ripeteva spesso quel genio del marketing, devi parlare la sua lingua. E allora se Trump da subito ha modulato il linguaggio su misura per quelli che i sondaggisti americani chiamano seccamente «non-college whites», il consigliere ragazzino ha tradotto il messaggio Maga nella lingua dei suoi coetanei.
complottari sull omicidio di charlie kirk 1
I campus, da anni, venivano da Kirk attaccati perché «presi per il collo dalla sinistra radicale»; le veementi proteste anti-israeliane (e, secondo alcune cause attualmente al vaglio dei tribunali, anche antisemite) seguite nelle università al 7 ottobre 2023 avevano cementato in Trump la convinzione della bontà del messaggio di Kirk.
La filosofia trumpiana è fluida, strutturata intorno a due capisaldi: America First, cioè interesse nazionale e isolazionismo con morte del vecchio internazionalismo atlantico, e blocco dell’immigrazione. I capisaldi di Kirk erano il libero mercato e i «First Principles» dei padri fondatori (cioè sostanzialmente il vecchio stoicismo greco-romano). Il resto? Classiche posizioni conservatrici americane: Stato leggero, no all’aborto e alle quote riservate alle minoranze etniche, supporto a Israele e massima allerta contro i jihadisti.
Durante il primo mandato di Trump, Kirk visitò la Casa Bianca più di cento volte, partecipando alla cosa che interessa a Trump più delle riunioni di gabinetto, cioè le «sessioni strategiche» che utilizza per concettualizzare le sue politiche (Kirk aveva anche lavorato come «assistente personale» di Donald Trump Jr. durante la campagna 2016, e dal 2020 in poi aveva collaborato a stretto contatto con lo staff presidenziale per eventi e iniziative di sensibilizzazione).
charlie kirk prima dell omicidio
Per Eric Trump era un «caro amico di tutta la nostra famiglia», per Donald — a più riprese — un «ottimo amico». Perché a casa Trump la lealtà conta più di tutto il resto, e dopo la sconfitta elettorale del 2020 — da Donald mai accettata, contro la logica, ma il suo primo comandamento da quando faceva il palazzinaro è «non ammettere mai d’aver perso, mai» — Kirk fu tra quelli che, a destra, non fecero l’errore di considerarlo finito. Trump lo chiamò in diretta, in vivavoce, a una conferenza di Turning Point Usa a West Palm Beach. [...]
L'omicida: un ragazzo armato con un vecchio Mauser 30-06
AGGIORNAMENTO 12 SETTEMBRE, ORE 11,20.
CHI HA UCCISO CHARLIE KIRK? L'FBI DIFFONDE NUOVE FOTO DEL 20ENNE PRESUNTO ASSASSINO DELL’ATTIVISTA TRUMPIANO, STAR DEL MOVIMENTO "MAGA" – SECONDO LA "CBS", L’FBI RITIENE DI AVER SCOPERTO IL NOME DEL KILLER, MA FINORA NON È STATO EMESSO UN MANDATO D’ARRESTO E IL NOMINATIVO RESTA RISERVATO – OLTRE ALL'IDENTITA', SI CERCA DI DARE UN MOVENTE AL DELITTO CHE TRUMP HA ATTRIBUITO ALLA RETORICA DELLA SINISTRA RADICALE. RAFFORZATA LA SICUREZZA PER IL PRESIDENTE USA IN ATTESA DELLA SUA PARTECIPAZIONE A NEW YORK ALLA PARTITA DEGLI YANKEES - L’FBI HA MESSO UNA TAGLIA DA CENTOMILA DOLLARI PER DARE UNA SVOLTA ALLE INDAGINI. IL DIRETTORE DEL BUREAU, KASH PATEL, MERCOLEDÌ SERA ERA INCIAMPATO IN UN ERRORE DA DILETTANTE ANNUNCIANDO L’ARRESTO DEL KILLER – IL VIDEO DELLA FUGA DELL’ASSASSINO
Massimo Basile per repubblica.it - Estratti
L'Fbi ha diffuso su X quattro nuove immagini del presunto assassino di Charlie Kirk, in cui si vedono con maggiore nitidezza alcuni dettagli dell’abbigliamento e dello zaino indossati dal sospettato.
Secondo due funzionari statunitensi e una fonte interna alle polizia, l’Fbi ritiene di aver identificato il nome del killer, ma finora non è stato emesso un mandato d’arresto e il nominativo resta riservato.
La notizia è stata riportata da Cbs News, che cita fonti investigative. "Abbiamo intenzione di perseguire la pena di morte nel caso di Charlie Kirk”, ha detto il governatore dello Utah, Spencer Cox.
Il killer quindi sarebbe stato individuato, ma non ancora arrestato. Per tutto il giorno gli investigatori hanno fatto circolare notizie che lo riguardavano, incluse due immagini di lui con cappellino da baseball, occhiali scuri, felpa nera con stampate una bandiera a stelle e strisce, l’aquila e la scritta “Land of the free, home of the brave”, terra dei liberi e patria dei coraggiosi, la frase che chiude l’inno americano.
Sono state estrapolate dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della Utah Valley University, dove mercoledì è stato colpito Kirk, 31 anni, attivista star del movimento giovanile Maga. Kirk, sposato, e padre di due figli, è morto in ospedale.
Per tutto il giorno c’è stato qualcosa di stranamente familiare in questa diffusione virale di immagini. Come per il caso del ceo della sanità ucciso a New York l’anno scorso — le foto del killer, Luigi Mangione, scatenarono fan sui social — l’immagine misteriosa dell’assassino di Kirk ha attraversato schermi e feed, alimentando messaggi contrastanti, di odio e di incoraggiamento, mentre il dolore della famiglia della vittima è rimasto sullo sfondo.
Gli investigatori hanno cercato fin da subito una conclusione rapida, per dare nome, volto e movente a un delitto che Donald Trump ha attribuito alla retorica della sinistra radicale. Intanto la sicurezza intorno al presidente degli Stati Uniti è stata rafforzata in attesa della sua partecipazione a New York alla partita degli Yankees e, come ha rivelato il Wall Street Journal la cerimonia tenutasi ieri per commemorare gli attacchi dell’11 settembre è stata spostata in un luogo più sicuro.
Nel frattempo l’Fbi ha messo una taglia da centomila dollari per dare una svolta alle indagini. Fin dalle prime ore della mattina, gli investigatori hanno detto che l’assassino aveva «un’età da universitario», aveva lasciato impronte di una scarpa, del palmo di una mano e dell’avambraccio.
E il fucile, un vecchio Mauser a otturatore manuale, in cui dopo ogni colpo bisogna espellere il bossolo, un sistema lento ma che rende l’arma affidabile e precisa. Sul fucile, avvolto in un asciugamano e trovato in un bosco vicino al campus, sono stati trovati riferimenti ai transgender e all’antifascismo.
Le frasi potevano essere interpretate in due modi contrastanti: un testamento nel caso l’assassino pensasse di venire ucciso. Oppure un modo per sviare le indagini. In ogni caso sono state le prime tracce concrete su cui l’Fbi ha lavorato per dare un nome al killer che, sdraiato sul tetto di un edificio del campus, vestito di scuro, distante quasi duecento metri dall’obiettivo, ha sparato un colpo solo, preciso, letale, che ha raggiunto l’attivista alla gola.
L’attentatore era arrivato alla Valley University alle 11,52. Si era mimetizzato tra gli studenti partecipanti all’evento prima di avviarsi verso una scalinata interna e salire sul tetto di un palazzo. Da qui, correndo, è «saltato giù» dopo l’attentato, hanno detto gli investigatori, mentre i tremila partecipanti all’evento erano in fuga terrorizzati. Kirk è stato colpito alle 12,20 circa, ventotto minuti dopo l’arrivo del killer.
Nelle prime ore le indagini sono andate avanti in modo confuso. Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, mercoledì sera era inciampato in un errore da dilettante: in modo avventato aveva annunciato su X la cattura del presunto killer. Il contenuto del post, diventato virale e ripreso dai media con titoli da “breaking news”, si era sgonfiato in meno di un’ora, quando Patel aveva scritto che il sospettato era stato rilasciato. Ma già qualche minuto prima un funzionario dell’Fbi nello Utah aveva dichiarato che non era stato arrestato nessuno, smentendo di fatto in diretta il suo capo.
IL KILLER DI CHARLIE KIRK HA SPARATO DA 130-180 METRI, UNA DISTANZA SIMILE A QUELLA DEL TENTATO ASSASSINIO DI TRUMP L’ANNO SCORSO A BUTLER IN PENNSYLVANIA (120-150 METRI, ANCHE ALLORA DA UN TETTO). NON È CHIARO SE IL KILLER ABBIA ADDESTRAMENTO MILITARE O ABBIA IMPARATO DA SOLO, MAGARI AFFIDANDOSI AI VIDEO SU YOUTUBE. PROPENDE PER LA SECONDA IPOTESI NICHOLAS RANSTAD, SERGENTE DELL’ESERCITO USA E CECCHINO CON IL RECORD DI UCCISIONI A DISTANZA IN AFGHANISTAN: “SPARARE DALL’ALTO È FACILE” - L’EX AGENTE DELL’FBI JAMES GAGLIANO: “LA GENTE DICE CHE È UN COLPO PROFESSIONALE. MA DA QUELLA DISTANZA, NON È DIFFICILE CON UN FUCILE, SE AVEVA UN MIRINO”
Estratto dell’articolo di V.MA. per il “Corriere della Sera”
L’arma, le impronte di un avambraccio, del palmo di una mano e di una scarpa, un video che segue i movimenti del sospetto mentre sale sul tetto da cui avrebbe sparato, da 130-180 metri di distanza, a Charlie Kirk: sono questi gli elementi su cui le autorità hanno continuato a lavorare nella ricerca del killer.
[…] Potrebbe essere «un vecchio Mauser calibro 30-06» «comune tra tiratori scelti e cacciatori», ipotizza il New York Times. […] Secondo le autorità, il sospetto è arrivato nel campus poco prima di mezzogiorno (l’attentato è avvenuto alle 12 e 10), ha usato le scale per arrivare al tetto di un edificio del campus, il Losee Center, dal quale c’era un’ottima visuale sul luogo dove Kirk avrebbe parlato. Un video girato da una persona nel pubblico mostra una piccola sagoma distesa sul tetto, prima dell’omicidio. Dopo lo sparo — un singolo colpo al collo — si vede qualcuno che corre giù dall’edificio.
Il Wall Street Journal per primo ha rivelato che, secondo informazioni preliminari diffuse dal Bureau di Alcol, Tabacco, Armi da fuoco ed Esplosivi, i funzionari federali e locali hanno trovato, con il fucile, munizioni su cui sembra siano state incise frasi che «esprimevano ideologia transgender e anti-fascista». Un funzionario ha sottolineato che si tratta di informazioni da verificare e non è escluso che «possano essere state male interpretate». La Cnn , che aveva scelto di non pubblicarle, ha ricevuto critiche.
Il killer ha sparato da una distanza simile a quella del tentato assassinio di Trump l’anno scorso a Butler in Pennsylvania (120-150 metri, anche allora da un tetto). Non è chiaro se il killer abbia addestramento militare o abbia imparato da solo, magari affidandosi ai video su YouTube. Propende per questa seconda ipotesi Nicholas Ranstad, sergente dell’esercito Usa e cecchino con il record di uccisioni a distanza in Afghanistan: «La sicurezza era quasi inesistente... e sparare dall’alto è facile», ha detto al Daily Mail descrivendo la piazza dove si trovava Kirk come una specie di ciotola in basso tra gli edifici.
«La gente dice che è un colpo professionale. Ma da quella distanza, non è difficile con un fucile, se aveva un mirino», dice l’ex agente dell’Fbi James Gagliano a Fox News . Non è chiaro quanto possa essersi allontanato il killer. «Quando scendi dal tetto c’è un parcheggio sul retro, ed è vicinissimo alla autostrada I-15. In 3-5 minuti, poteva essere in auto diretto a miglia di distanza. L’aeroporto di Provo è a soli 45 minuti».
fonte: DAGOSPIA
Le munizioni con slogan antifa e progender
AGGIORNAMENTO ORE 17.09 11 settembre
Gli investigatori hanno trovato munizioni incise con espressioni di ideologia transgender e antifascista all'interno del fucile che le autorità ritengono sia stato utilizzato per l'uccisione di Charlie Kirk. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando un bollettino interno delle forze dell'ordine e una persona a conoscenza delle indagini.
Il vecchio modello di fucile da caccia che sarebbe stato usato dal killer - scrive l'agenzia LaPresse - è stato rinvenuto nei boschi vicino al luogo della sparatoria di ieri alla Utah Valley University, avvolto in un asciugamano con un bossolo ancora in canna, hanno riferito le fonti. Nel caricatore c'erano anche tre colpi non sparati, tutti con scritte.
Le autorità, secondo la Cnn, hanno trovato un "fucile a ripetizione ad alta potenza" che ritengono sia l'arma utilizzata per sparare a Kirk da lontano.
Utah, leader ultradestra ucciso in un campus
In un video su Truth che lo ritrae alla scrivania dello studio Ovale, Donald Trump ha reso solennemente omaggio al giovane attivista di destra Charlie Kirk ucciso in Utah, definendolo un "patriota", un "martire della verità e della libertà", una persona "che ha combattuto per la democrazia, la giustizia e il popolo americano".
Nel video per rendere omaggio a Charlie Kirk, Donald Trump accusa la retorica della "sinistra radicale" che "per anni ha paragonato meravigliosi americani come Charlie ai nazi e ai peggiori criminali e assassini di massa del mondo". "Questo genere di retorica è direttamente responsabile per il terrorismo che stiamo vedendo nel nostro Paese ora e deve cessare ora", afferma, assicurando che la sua amministrazione combatterà in tutti i modi la violenza politica.
Il killer di Charlie Kirk potrebbe aver sparato "dal tetto di un edificio" distante quasi duecento metri: lo ha detto Jeff Long, il capo della polizia dell'Università dello Utah dove è stato colpito mortalmente al collo l'attivista di destra. Una dinamica che ricorda l'attentato in Pennsylvania a Donald Trump. Il presunto assassino di Charlie Kirk, è stato riferito dalle autorità in conferenza stampa, era "vestito con abiti completamente scuri" e ha sparato "un unico colpo". Resta la confusione sullo stato delle indagini dell'attentato: "il soggetto in custodia è stato rilasciato dopo un interrogatorio da parte delle forze dell'ordine. Le nostre indagini proseguono e continueremo a diffondere informazioni nell'interesse della trasparenza", ha scritto il capo dell'Fbi Kash Patel su X, dopo che aveva annunciato l'arresto del presunto responsabile.
E' l'ennesimo atto di una violenza politica esplosa con l'irruzione di Trump in politica e culminata in una serie di attentati recenti che hanno coinvolto esponenti democratici e repubblicani, da Mike Pompeo al marito dell'ex speaker Nancy Pelosi, dal governatore della Pennsylvania Josh Shapiro allo stesso tycoon, sopravvissuto alle pallottole durante un comizio nello stesso stato.
I video pubblicati online, girati con i cellulari, mostrano persone che scappano dall'evento dopo che si era sentito uno sparo. In un filmato si vede la testa di Kirk che si muove di scatto mentre il sangue gli cola dal collo. Stava tenendo un discorso seduto sotto una tenda con lo slogan "The American Comeback" stampato sopra. La portavoce dell'università ha riferito che l'attivista è stato colpito circa 20 minuti dopo aver iniziato a parlare nel campus, da una persona che ha sparato dal Losee Center, un edificio a circa 200 metri di distanza. Il campus è stato posto in lockdown ed è rimasto chiuso per tutto il resto del giorno.
"In onore di Charlie Kirk, un vero grande patriota americano, ordino che tutte le bandiere americane degli Stati Uniti siano ammainate a mezz'asta fino a domenica sera alle 18": lo ha annunciato Donald Trump su Truth dopo l'uccisione del giovane attivista di destra.
"Il grande, e persino leggendario, Charlie Kirk è morto. Nessuno ha capito o posseduto il cuore della gioventù negli Stati Uniti d'America meglio di Charlie. Era amato e ammirato da tutti, soprattutto da me, e ora non è più tra noi. Le condoglianze mie e di Melania vanno alla sua splendida moglie Erika e alla sua famiglia. Charlie, ti amiamo!", gli ha reso omaggio Trump su Truth. Prima della notizia della sua morte, aveva invitati tutti a pregare per lui.
Idem il vicepresidente, che aveva postato anche una fotografia che lo ritrae con il giovane attivista e Donald Trump jr, il figlio del presidente. Con quest'ultimo Kirk era andato in Groenlandia per sostenere l'intenzione del commander in chief di acquisire il territorio artico.
Residente con la famiglia in Arizona, Kirk si era affermato negli ultimi anni come una delle giovani figure di destra più influenti del Paese, diventando uno stretto alleato del presidente e un assiduo frequentatore della Casa Bianca. Alla cerimonia di insediamento del tycoon era tra gli ospiti d'onore nella Rotunda del Capitol. Aveva pubblicamente promosso cause conservatrici, nonché disinformazione sul Covid, la teoria critica della razza e il negazionismo sul cambiamento climatico.
Kirk aveva co-fondato Turning Point Usa nel 2012, quando aveva 18 anni, e da allora era diventato una presenza fissa nei campus universitari, dove organizzava comizi come quello nello Utah, che spesso attirano grandi folle. Sebbene non facesse parte dell'amministrazione, la sua influenza alla Casa Bianca era altissima. Dopo le elezioni di novembre aveva contribuito anche a valutare i potenziali candidati, testandone la lealtà a Trump.
Turning Point Usa era la più importante organizzazione giovanile conservatrice del paese, con un fatturato stellare. Ha sedi in oltre 850 college che registrano gli studenti per votare, invitano relatori conservatori nei campus e organizzano una rete nazionale di leader del governo studentesco di destra. La sua voce si era imposta anche grazie al suo popolare podcast e alla sua onnipresenza sui social media. Grazie al podcast, alle sue numerose apparizioni come oratore e ai libri che ha scritto, come il bestseller del 2020 "The Maga Doctrine", Kirk era diventato milionario.
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