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Napoli Eintraicht: Riesame scarcera ultrà. Non ci fu devastazione


Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato la misura cautelare emessa nei confronti di uno dei due tifosi azzurri, appartenenti ad alcuni gruppi ultras delle curve, arrestati lo scorso 24 ottobre per i gravi scontri avvenuti in città lo scorso 15 marzo in occasione della gara di Champions League Napoli-Eintracht.
    I giudici della decima sezione penale (collegio E) hanno annullato per il 40enne Tommaso Riccio, difeso dall'avvocato Emilio Coppola, l'ordinanza in relazione ai reati di devastazione e lancio di oggetti atti a offendere mentre resta in piedi il reato di resistenza a pubblico ufficiale.   Contestualmente è stata disposto per l'indagato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in ragione degli arresti domiciliari.

Il blitz era scattato il 24 ottobre scorso, facendo seguito ai 7 arresti effettuati a ridosso degli scontri. Due ultras sono stati arrestati e portati ai domiciliari dalla Polizia di Stato per gli scontri prima del match di Champions League dello scorso 15 marzo. Si tratta di due ultras appartenenti rispettivamente alla "Nuova Guardia" della Curva A e al gruppo Sud della Curva B. Altri tre ultras sono stati perquisiti: due appartengono ai gruppi citati, un terzo ai Mastiffs (Curva A).

Sono indagati, in concorso con i due ultras ai domiciliari, per lanci di sanpietrini, fumogeni, torce incendiarie "ed ogni altro oggetto possibile". Secondo le indagini dalla Digos , le frange ultras napoletane avrebbero ricoperto "un determinante ruolo di corresponsabilità nei gravi atti di devastazione posti in essere".

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