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E' morto Nino Strano. Festeggiò la caduta di Prodi mangiando mortadella in Senato


 È morto l'ex senatore Nino Strano. Malato da tempo, aveva 73 anni. Militante storico della destra catanese, tanto nel Msi quanto in Alleanza Nazionale, Nino Strano fu anche assessore regionale. 

Negli anni settanta fu dirigente a Catania della Giovane Italia prima, del Fuan e del Fronte della Gioventù poi. Nel 1976 venne eletto consigliere comunale del comune di Catania nelle liste del Movimento Sociale Italiano, venendo sempre riconfermato sino al 1993. 

Nel 1994 divenne deputato all'Assemblea regionale siciliana, subentrando a Benito Paolone, che oggi avrebbe compiuto 90 anni, e rientrando nel Msi, diviene componente della 3ª Commissione legislativa permanente, Attività produttive ed Agricoltura. Nel 1996 viene rieletto nel collegio di Catania per Alleanza Nazionale. Viene nominato assessore regionale al Turismo, comunicazioni e trasporti nei governi di centro destra (1996-1998). 

Nel 2001 viene eletto alla Camera dei deputati nella lista di An. Nel 2006 è eletto al Senato della Repubblica e restò celebre la scena in cui mangiò della mortadella e bevve champagne insieme a Domenico Gramazio, per festeggiare la caduta del governo Prodi, battuto al Senato il 24 gennaio 2008.

Fin da giovane Nino Strano all'attività politica ha affiancato la regia, sia di opere teatrali che cinematografiche. È stato aiuto regista di Mauro Bolognini per i film Metello e Un bellissimo novembre, quest'ultimo tratto dall'omonimo romanzo di Ercole Patti. Fu poi aiuto regista in una Bohème messa in scena al Teatro Massimo di Palermo, nel Pipistrello di Strauss e in Norma di Vincenzo Bellini, al Teatro Massimo Bellini di Catania. Per la realizzazione di una Zaira di Bellini fu aiuto regista di Attilio Colonnello.

Il cordoglio del presidente del Senato

"Ho appreso con profondo dolore della morte dell'amico Nino Strano. Con la sua scomparsa non sono solo la politica e la comunità della destra ad essere in lutto ma anche il mondo del teatro e del cinema, le sue vere passioni sin da giovanissimo. Tanti i ricordi che mi legheranno a lui per sempre, a cominciare da quelli vissuti assieme nella nostra comune terra di origine. La sua verve, la sua ironia, la sua gioia di vivere erano contagiose. Indimenticabile è e sarà quel suo sorriso che non è mai venuto meno, anche nei momenti più brutti della malattia. Ai suoi familiari e ai suoi cari le più sentite condoglianze mie personali e quelle del Senato della Repubblica". Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

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