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Un omaggio ignorante per gli 80 anni della Repubblica di Salò

 

A CHI LA GRAMMATICA? NON A NOI! – A SALO’ È COMPARSO UNO STRISCIONE CHE INNEGGIAVA ALLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA, CON LA FRASE: “PER UN ALTRA REPUBBLICA”, SCRITTA SENZA APOSTROFO! – IL LENZUOLO, CHE ERA STATO POSIZIONIATO A POCHI PASSI DALLA SEZIONE DEL MUSEO DI SALO', È STATO RIMOSSO...

Estratto da www.corriere.it

 

striscione inneggiante alla rsi con apostrofo sbagliato 2STRISCIONE INNEGGIANTE ALLA RSI CON APOSTROFO SBAGLIATO 

Apparso nella notte a Salò e poi rimosso stamane, ma lo striscione che inneggia alla Repubblica sociale Italiana fa notizia e la voce - così come la fotografia del "lenzuolo" incriminato - si è sparsa velocemente in tutto il paese. La dicitura era "Per un altra Repubblica", scritto peraltro senza apostrofo: è stato collocato a pochi passi dal MuSa e dalla sua nuova sezione dedicata a “L’ultimo fascismo 1943-1945 La Repubblica sociale Italiana”, rilettura critica del periodo in cui la Rsi sorse (la mostra è in corso). […]


fonte: Dagospia



Il 23 settembre 1943 nasce la RSI 


Il 23 settembre del 1943 Salò, un paesino sulla sponda occidentale del lago di Garda, in provincia di Brescia, divenne famoso in tutto il mondo. Benito Mussolini, appena liberato dalla sua prigione sul Gran Sasso, durante l’invasione degli inglesi e degli americani, lo scelse come sede di alcuni uffici e ministeri del governo. In poco tempo quel paesino sconosciuto divenne il sinonimo del nuovo stato che Mussolini aveva creato: la Repubblica Sociale Italiana (RSI).


La RSI, o Repubblica di Salò, fu insieme l’ultima incarnazione del regime fascista e un disperato tentativo di ritorno alle origini del fascismo. Voleva essere il luogo in cui realizzare una “terza via” alternativa al capitalismo ed al comunismo.


Il governo della Repubblica di Salò era decentrato e sparso per gran parte dell’Italia del nord. Mussolini risiedeva a Villa Feltrinelli a Gargnano, il ministero delle Finanze e quello della Giustizia avevano sede a Brescia, quello dell’Economia a Bergamo, a Venezia c’era il ministero dei Lavori pubblici mentre le Comunicazioni avevano sede a Verona, formalmente la capitale del nuovo Stato era Roma. LEGGI TUTTO 

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