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Scontri in autostrada: arrestato il ferito. E' un capo ultrà romanista


 Dopo la guerriglia scatenata ieri lungo l'autostrada da gruppi di tifosi di Napoli e Roma la Procura di Arezzo aprirà un fascicolo di inchiesta. "Aspettiamo un rapporto dettagliato dalla Questura: è in corso un lavoro lungo e complesso di indagine, perché si tratta di identificare il maggior numero possibile di persone" ha spiegato il procuratore capo di Arezzo, Roberto Rossi, ricordando che per portare a termine questa operazione "c'è bisogno di tempo", visto che i presenti ai tafferugli sono stati diverse centinaia. "Tutti gli sforzi di questo ufficio e della Polizia di Stato sono concentrati ad individuare i responsabili di quanto accaduto. È stato un atto folle" ha dichiarato il procuratore capo di Arezzo. "E' stato un atto che ha messo in serio pericolo l'incolumità dei viaggiatori e che ha bloccato una delle principali arterie di circolazione del nostro Paese. Contiamo di identificare i responsabili quanto prima e di chiamarli a rispondere in sede penale delle loro condotte e delle loro gravi azioni". Una volta depositato il rapporto, la Procura aprirà formalmente un fascicolo di indagine. Agli accertamenti per identificare i tifosi della Roma e del Napoli stanno lavorando anche i poliziotti della Digos di Roma insieme con quelli di Arezzo.

I REATI—  Le ipotesi di reato sono quelle di interruzione di pubblico servizio, attentato alla sicurezza dei trasporti e rissa aggravata. E di rissa aggravata è già accusato uno dei capi della tifoseria giallorossa, Martino Di Tosto, 43 anni, finito ieri al pronto soccorso dell'ospedale San Donato di Arezzo dopo essere rimasto ferito negli scontri. Di Tosto era stato coinvolto nel 2013 in una sassaiola contro il pullman del Verona. Domani si terrà l'udienza direttissima per la convalida dell'arresto.

LA RICOSTRUZIONE—   La Questura di Arezzo ha ricostruito anche la giornata di follia: intorno all'una circa 350 tifosi del Napoli diretti a Genova si sono fermati nell'area di servizio Badia al Pino in direzione nord, poco dopo è arrivato anche un gruppo di tifosi romanisti in transito lungo lo stesso itinerario. E' iniziata una guerriglia che ha bloccato l'autostrada per 50 minuti: si sono formate code fino a 15 chilometri. La Polizia ha chiuso l'ingresso dell'area di servizio e la Questura in queste ore sta cercando di identificare le persone che hanno preso parte agli scontri. Oltre alle immagini delle telecamere la Digos sta analizzando anche le riprese fatte dagli automobilisti con i telefonini.

A GENOVA—   Una coda degli avvenimenti si è registrata anche a Genova: nel pomeriggio quattro ultrà del Napoli hanno forzato un posto di blocco. Sono stati inseguiti dagli agenti della polizia stradale e fermati poco dopo. Nella loro auto sono state ritrovate spranghe di ferro forse usate negli scontri in A1.

FONTE: GAZZETTA.IT

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