Header Ads


Un anno dopo l'assalto alla Cgil, Castellino lancia Italia libera

 


Domani sarà passato un anno dall’assalto alla sede della Cgil guidato dai leader di Forza Nuova Giuliano Castellino, Roberto Fiore e Luigi Aronica e che ha portato a una lunga detenzione i vertici del gruppo e altri esponenti del movimento no pass. La Cgil, ha manifestato oggi, 8 ottobre, a Roma e nelle stesse ore Castellino ha tenuto un’assemblea insieme al suo avvocato, Carlo Taormina, e a un altro dei manifestanti imputati per gli avvenimenti del 9 ottobre 2021, Biagio Passaro, per lanciare il nuovo movimento Italia libera. 
L'annuncio della fuoriuscita dall'organizzazione di cui era diventato il numero 2, insieme all' altro vice di Fiore, il siciliano Provenzale, aveva seguito la scarcerazione ma in effetti il fuoco della separazione bruciava sotto traccia da tempo. Tra la vocazione movimentista e stradaiola di Castellino, il leader della "piazza nera" più arrestato e sottoposto a provvedimenti interdittivi d'Italia e l'istinto di sopravvivenza dell'organizzazione più anziana della destra radicale (quest'anno ha festeggiato i 25 anni, il 29 settembre, anche se ormai è allo stremo: un record che manco il PNF...) era inevitabile. 

Certo, c'è dell'ironia nel fatto che giusto un anno fa, il 10 ottobre, la fronda in prevalenza nordista contro la sua leadership e il conseguente stravolgimento dello "stile forzanovista" aveva portato a una massiccia fuoriuscita di militanti, con chiusura o svuotamento di numerose sedi, per dare vita alla Rete dei Patrioti

Lo strappo personale, invece, lo ha consumato "Pantera", il vecchio leader del Fuan-Nar con Dario Pedretti. Luigi Aronica, dall'uscita dalla galera alla fine del secolo scorso, è stato una sorte di fratello maggiore-zio di Giuliano, accompagnandolo attraverso molte sigle (Forza Nuova, Base autonoma, Fiamma, Popolo di Roma e qualcuna sicuramente me la perdo) e qualche sbandamento (l'infatuazione per Alemanno, il tentativo di Pacificazione con la comunità israelitica) ma assicurandogli un importante supporto e malleveria nella sostanziale continuità di una linea di fascismo peronista e facinoroso. E su questo terreno Castellino si è dimostrato talentuoso. Al punto di essere ancora senza dubbio il leader della piazza romana contro Covid, Green Pass ecc. ecc. Anche dopo il disastro dello scorso 9 ottobre ...


Le dichiarazioni di Castellino: Meloni non la trovo tranquilla

«Io spero che la Russia resista al nuovo ordine mondiale e, come ha detto Putin, al neocolonialismo. Non collaborerò mai con il governo della Meloni, che avrà dieci ministri tecnici, che ha giurato fedeltà alla Nato, la cui prima telefonata è stata a Draghi, il primo tweet a Zelensky. Non ha mai rappresentato il nostro mondo, non lo fa oggi né lo farà domani. Così come attualmente nessun partito oggi in Parlamento rappresenta i milioni di italiani che non sono andati a votare e rappresentano il dissenso al nuovo ordine mondiale, alla guerra». Sono le parole di Giuliano Castellino, ex leader  di Forza Nuova oggi alla guida di Italia Libera, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del convegno «Unire la resistenza».

«Tra il 2018 e il 2022 dieci milioni di italiani, gli stessi che non hanno scaricato il green pass, non sono andati a votare – spiega Castellino – Noi ci stiamo organizzando per fare un fronte il più ampio e plurale possibile che scavalchi ogni divisione in attesa che il governo si farà, se mai si farà. Giorgia Meloni non la trovo molto tranquilla. Mi auguro che tutto il fronte del dissenso trovi una unità soprattutto rispetto alle emergenze degli italiani».


Nessun commento:

Powered by Blogger.