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Troppi neofascisti. Alternativa rompe l'accordo elettorale con Paragone


Troppa fascisteria nelle liste di Paragone e salta l'accordo tra Italexit e Alternativa ( nella foto al momento felice della presentazione), il movimento fondato da Giulietto Chiesa e più volte accusato, a sua volta, dalle vestali dell'antifascismo di rozzo-bruneria. 

‘Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 è sciolto. Laddove c’era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza – anche in ruoli di capolista – di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista”. È quanto si legge in una nota di Alternativa. ”Sebbene nelle piazze – prosegue la nota – le persone di diversa ispirazione abbiano trovato un linguaggio comune, e proprio perché ci siamo impegnati nel tempo a superare molti schemi ideologici, non vogliamo che le liste siano condizionate dal peso ideologico di esponenti del fascismo nostalgico favoriti dal meccanismo delle liste bloccate”. ”Nel quadro dell’infame legge elettorale, il folle meccanismo burocratico che ostacola la raccolta delle firme per le nuove formazioni politiche rende gli accordi elettorali molto complicati in un tempo troppo breve e imponderabile. In questo tempo breve, secondo Alternativa c’era spazio per rappresentare tante personalità che hanno dato lustro al dissenso contro una stagione di ingiustizie, ma non c’è spazio per veicolare candidati in cui prevalgano connotazioni personali d’ispirazione fascista militante”, conclude la nota.

In effetti, a un primo, semplicistico riscontro l'accusa di Alternativa ha qualche fondamento. Della dozzina di nomi che circolano per la lista campana almeno un paio hanno un'evidente matrice di destra radicale. La biologa nutrizionista avellinese Cristina Coccia, faconda autrice delle Edizioni di Ar, per cui ha pubblicato tre volumi, e il leader del Popolo italiano, una sigla della "galassia del no", Rosario Rocco Del Priore, di Sant'Angelo dei Lombardi. Una decina di giorni fa, con Unione popolare e leader no vax prestigiosi come Sara Cunial ed Enrico Montesano, ha fondato il coordinamento Vita. Venti anni fa, invece, ai tempi di Alternativa sociale era il segretario provinciale di Forza nuova.
Come dai ranghi del gruppo nazionalrivoluzionario proviene il collaboratore di Paragone che sta lavorando alla campagna acquisti per le liste elettorali, il torinese Barocco. Tra i candidati di Italexit potrebbe esserci anche la più nota militante romana di CasaPound, Carlotta Chiaraluce

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