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Divieto annunciato per il rave novax alle porte di Roma

 Un maxi rave alle porte di Roma per riunire l’esercito dei No vax, un «campo Woodstock della Libertà e della resistenza». Lo sta organizzando Nicola Franzoni, un Pappalardo boy. Imprenditore e leader del Fronte di Liberazione nazionale, Franzoni è balzato alla ribalta per la sparata dopo la morte del presidente del Parlamento europeo David Sassoli («Una testa di ca**o in meno»). Se i suoi programmi andassero in porto, dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni del Vivaro, a Rocca di Papa – a meno di sgombero del prefetto o delle contromisure già annunziate dal sindaco – andrà in scena questo raduno di non vaccinati, contrari al vaccino e alle misure imposte dal governo contro il Coronavirus. 

Appresa la notizia, infatti, la sindaca di Rocca di Papa, Veronica Cimino si è detta pronta «ad adottare tutti i provvedimenti e le misure di massima autorità sanitaria locale e di pubblica sicurezza, senza escludere la richiesta dell’istituzione di una zona off limits blindata a tutela del territorio, come già avvenuto in passato».

L’iniziativa è organizzata al fine di «addestrare alla resistenza i non vaccinati» e di lanciare «la sfida» all’esecutivo, come racconta lo stesso Franzoni in un paio di video che circolano sui suoi canali Telegram. L'imprenditore si mostra mentre perlustra il terreno scelto per accamparsi. Noto per le sue posizioni di estrema destra e per le teorie complottiste, Franzoni punta velletariamente a un milione di adesioni. Numeri che mettono in allerta le forze dell’ordine, tanto che polizia e carabinieri stanno monitorando giorno dopo giorno sul web e sulle chat gli sviluppi intorno alla mobilitazione che in tutta evidenza non sarà autorizzata.

Dopo la decapitazione del movimento romano, con gli arresti dei vertici di Forza Nuova per l'assalto alla Cgil, Franzoni è diventato uno dei leader più noti. E' per lui è scattata subito la "repressione".

Sabato scorso, al suo arrivo a Napoli, per quella che doveva essere  un'"Adunata nazionale, prova di forza contro il governo italiano" ma si è rivelata un clamoroso flop del movimento (poche decine di attivisti a piazza Dante) Franzoni è stato condotto negli uffici della vicina questura napoletana per la notifica del foglio di via obbligatorio dalla città. L'imprenditore era atteso come relatore in piazza Dante. In via Medina, all'esterno della questura, protesta l'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, leader dei Gilet Arancioni e presidente del Fronte di liberazione nazionale. "Ci vogliono bloccare la manifestazione", accusa. Poi Pappalardo torna in piazza Dante dove nel frattempo è iniziato il comizio dell'avvocato Beniamino Esposito, uno dei promotori dell'iniziativa

"Non ci sono numeri adeguati perché a Roma erano in programma altre manifestazioni e perché uno dei nostri relatori è stato portato in questura", si giustifica debolmente il responsabile regionale dei Gilet Arancioni, Enzo De Pompeis, spiegando così il flop. 

Franzoni in uno dei video girati sul terreno della location scelta promuove così l'evento novax: «Questa è la Woodstock, qui ci troveremo dal 10 al 13 febbraio. Riuniremo tutta la resistenza qua, è un’area pubblica e non ci possono impedire niente. Non possono mettere i militari a sparare. Cosa fanno? Hanno rotto il cazzo. Non possiamo neanche riunirci? Dobbiamo chiedere il permesso anche per pisciare? Lo chiederemo, e non possono dirci di no. Loro fanno quel cazzo che vogliono e noi non possiamo neanche incontrarci in un prato, hanno rotto i coglioni». 

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