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No pass, blitz della Digos romana contro Forza Nuova


"Questa mattina, alle 7, le nostre case sono state perquisite dalla Digos di Roma. Con il pretesto di un articolo 41 (Tulps per armi) ci hanno svegliato, sono entrati dentro casa nostra, violato la nostra intimità e ci hanno portato in Questura. Il tutto per far saltare la manifestazione in programma questa mattina fuori Montecitorio". Ad annunciare il blitz contro il movimento no pass è stato, nel primo pomeriggio, lo stesso Castellino. Ad essere fermati con il vicesegretario nazionale di Forza nuova, il responsabile romano e dirigente nazionale Pino Meloni (storico leader della curva giallorossa, ex consigliere di circoscrizione missino) e i dirigenti romani Stefano Schiavulli (ultimo leader di Militia, l'organizzazione anarcofascista fondata da Maurizio Boccacci: è già tra i 12 indagati per le manifestazioni di ottobre), Riccardo Ricciardi (anche egli un ex di Militia: fu tra i dirigenti che firmò il comunicato che a fine 2015 rendeva noto l'espulsione dello stesso Schiavulli dal gruppo) e Alessio Mastrangelo: la prima linea che sabato scorso aveva tenuto la mobilitazione contro il Green Pass". 



Nei giorni scorsi più di una volta i manifestanti contrari al Green Pass si sono dati appuntamento in piazza del Popolo minacciando marce (poi puntualmente bloccate) verso la Camera dei deputati. Gli ultimi appuntamenti anti Green Pass, tra l'altro, non avevano coinvolto più di qualche centinaio di persone, così come era fallito il tentativo di bloccare treni e stazioni, annunciati con una manifestazione in decine di località il 1° settembre, andata regolarmente deserta.

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