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Ai vertici della polizia l'ultima memoria dell'antiterrorismo romano


 Romano, classe 1964, Lamberto Giannini è probabilmente l'ultimo poliziotto rappresentante della generazione antiterrorismo anni settanta-ottanta. 

Entrato alla Digos di Roma nei primi anni novanta, ha ereditato l'enorme know-how di quell'ufficio,  in termini di memoria storica e di gestione del rapporto con i pentiti storici,  ma è stato anche protagonista di nuove indagini sui delitti irrisolti degli anni di piombo a Roma ( Acca Larenzia, Verbano, Di Nella). 

Di sua stretta competenza  il monitoraggio degli irriducibili detenuti e il  'controllo' dei loro epigoni a piede libero. Sue le indagini sugli ultimi latitanti romani  delle Br-Pcc,  responsabili dell'uccisione del senatore Dc Roberto Ruffilli (aprile 1988). 

Suo il lavoro che nel 1997 porterà all'arresto dei ricercatori universitari Scattone e Ferraro per l'uccisione di Marta Russo alla Sapienza di Roma. Suo il lavoro investigativo, (con il suo amico Franco Gabrielli - oggi proiettato ai vertici della sicurezza nazionale - alla guida della Digos romana) che nei primi anni 2000 porterà a sgominare le nuove Br,  dopo  gli omicidi D'Antona e Biagi. Piè recentemente viene nominato  responsabile del servizio centrale antiterrorismo e poi direttore centrale della polizia di prevenzione,  l'ex Ucigos.

Nicola Rao
Ugo Maria Tassinari

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