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La gaffe sul "ne*ro" costa caro: Fausto Leali espulso dalla casa del GF VIP

Alla fine non è servito neanche il "perdono" della vittima. Il linguaggio da "vecchio", non attento al politicamente corretto imperante, è costata l'espulsione dal grande fratello Vip di Fausto Leali. Il popolare cantante, un gigante del R&B de noantri, ha pagato gara la seconda gaffe "politica" clamorosa. A "farlo fuori" la discussione con il fratello di Balotelli su "nero è il colore, ne*ro è la razza". Inutile invocare un suo antico successo, cover del cantante afrocubano Marino Barreto jr, quello che cantava gli "Angeli ne*ri": "Io sono un povero ne*ro ma nel Signore io credo. Pur se la Vergine è bianca, dipingi un angelo ne*ro".  L'episodio, che ha scatenato un'altra ondata di indignazione social, è stato così ricostruito da Giornalettismo: 

Due affermazioni in meno di una settimana. Entrambe hanno portato a inevitabili polemiche. Protagonista, ancora una volta, Fausto Leali che – dopo aver parlato di Mussolini, citando anche la bufala sulle pensioni – si è ripetuto parlando del concetto di razza. Un dibattito, tra risate (di alcuni partecipanti al Grande Fratelli Vip) e razionalità (da parte di altri ospiti della Casa di Cinecittà), sul tema della razza riferito al concetto di nero e «neg*o».
L’episodio è accaduto durante la serata di sabato 19 settembre, quando Fausto Leali ed Enock Barwuah (fratelli di Mario Balotelli) si sono confrontati sul tema. Ed è lì che il cantante ha pronunciato la frase: «Nero è il colore, neg*o è la razza». Ecco il filmato che immortala quei minuti di dibattito all’interno della casa del GFVip.
Fausto Leali: «Nero è il colore, neg*o è la razza»
Una frase che ha provocato la reazione di Enock Barwuah che ha invitato il cantautore lombardo a non utilizzare più quella parola per non far passare un messaggio (l’ennesimo dopo quello su Benito Mussolini) sbagliato, soprattutto ai più giovani. E Fausto Leali si è difeso citando uno dei suoi più grandi successi musicali. Il cantante ha proseguito dicendo di non aver alcuna colpa se ottanta anni fa quel termine veniva utilizzato e citato senza alcun problema. Ma il problema sta nell’identificare una razza attraverso il colore della pelle. Dopo anni di lotta contro il razzismo, ecco che la leggerezza con cui il tema è stato affrontato da Fausto Leali in diretta mostra come la questione sia più problematica rispetto a ciò che si possa pensare.

Nei commenti successivi, Fulvio Abbate, lo scrittore solitamente impietoso nei social su fascisti e razzisti, pur divertito, cerca le parole giuste per non umiliare il cantante: non si è coltivato, non ha strumenti, con il suo candore fa tenerezza ... E intanto impietosamente l'intellettuale è selezionato tra i 4 ospiti della casa che vanno al televoto, a rischio di esclusione.

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