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Letti da noi 27/ Reggio 1970 una rivolta tra cronaca e storia


Il 14 luglio 2020 ricorre il cinquantesimo anniversario della rivolta di Reggio Calabria. Per ricordare la principale rivolta del sud Italia post seconda guerra mondiale voglio recensire un libro raro pubblicato 30 Reggio 1970 una rivolta tra cronaca e storia, edito da Pubblicondor, in occasione del ventennale della rivolta.
Un libro di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura per l'interessante esame dei fatti e dei personaggi che parteciparono all'evento.
Venti anni dopo il 14 luglio 1970 molti cittadini reggini si dichiaravano protagonisti dei fatti. Personaggi che militavano in diversi schieramenti politici, dal Movimento Sociale Italiano al Partito Social Democratico o al Partito Repubblicano.
Anche socialisti e comunisti reggini, interrogati nel corso di interviste, in quanto facenti parte di schieramenti che all'epoca hanno attraversato la lotta per il Capoluogo di Regione, si pronunciano con giudizio non contrario, anche se negativo in relazione a fatti specifici.
Non si capisce perché la rievocazione, a distanza di 20 anni, di un fatto caratterizzato a quel punto da odio profondo, da divisioni e fratture insanabili non vede oggi come sarebbe logico l'espressione di 2 tendenze contrapposte.
Da un lato i sostenitori della validità della lotta per Reggio Capoluogo, dall'altro, i convinti assertori dell'errore in cui la popolazione è caduta o si è fatta trascinare per più di tre anni.
Quando come in questa occasione le cose sfuggono alla logica ci si deve chiedere il perché di questa cosa.
Il libro, per nulla nostalgico, spiega il perché i morti si sono immolati, perché la rivolta non può essere considerata morta e sepolta, spiegando a coloro che ne temono il fantasma il perché delle loro paure. E dire cosa è stata la rivolta di Reggio e chi l'ha fatta.



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