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Trieste ricorda Almerigo Grilz nel trentaquattresimo anniversario della sua scomparsa



Era il 19 maggio 1987 quando i media italiani e mondiali annunciarono la morte di Almerigo Grilz, reporter di guerra triestino, rimasto ucciso in Mozambico mentre filmava una battaglia tra i guerriglieri della Renamo e le truppe del Frelimo.
Sono passati 34 anni, ma a ricordare quel giornalista straordinario sono rimasti pochi colleghi, gli amici ed i camerati triestini. Perché ?
La risposta è davvero facile. Almerigo era un personaggio scomodo, fuori dal coro, con un passato, che per gli amanti del politicamente corrotto, è davvero riprovevole.
Poco importa che è stato il primo giornalista italiano a morire in prima linea, dopo la fine della seconda guerra mondiale.
E' stato messo all'indice perché quando era giovane militò nel Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, movimento politico per il quale fu eletto consigliere comunale.
Non aveva quindi il pedigree progressista, andava scartato, respinto, cancellato. Anche dopo morto. Eppure non era un nome sconosciuto alla grande informazione, i suoi reportage apparivano periodicamente sulle pagine del Sunday Times e grandi network tv, come la Nbc e Cbs, trasmettevano i suoi servizi televisivi.
A ricordare la figura di Almerigo Grilz, nel trentaquattresimo anniversario della sua tragica morte sarà l'associazione Nessuno resti Indietro che ha organizzato per mercoledì 19 maggio con inizio alle ore 19 in via Paduina una manifestazione di commemorazione.



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