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Partigiano coronavirus. Scritte neofasciste a Gorgonzola: la denuncia dell'Anpi

Partigiano Coronavirus, viva l'Italia Fascista, con tanto di fascio stilizzato. Questo è il testo di una scritta comparsa a Gorgonzola, comune di poco più di 20 mila abitanti della città metropolitana di Milano.
Una scritta comparsa in via Trieste nei pressi del deposito Atm dove è presente una lapide che ricorda i dipendenti caduti durante la resistenza.
La denuncia arriva dall'associazione nazionale partigiani d'Italia che ha chiesto la cancellazione delle scritte all'autorità dichiarando: "queste scritte costituiscono grave un oltraggio ai tantissimi tranvieri protagonisti del grande sciopero generale del marzo 1944 che paralizzò Milano". L'astensione dei tranvieri milanesi, che costò la deportazione di numerosissimi lavoratori nel lager nazista di Mauthausen e nei suoi sottocampi, ebbe una risonanza mondiale e fu citata dalla Voce di Londra, dalla Voce dell'America e da Radio Mosca. Per i tranvieri aderire allo sciopero fu un'azione di indubbio coraggio perché il conducente di ogni singola vettura e il bigliettaio erano soli, facilmente individuabili e dovevano reggere alle intimidazioni e alle minacce da parte dei nazifascisti, commenta Roberto Cenati, presidente provinciale dell'Anpi di Milano.
 Su segnalazione e denuncia dell'Anpi di Gorgonzola, l'amministrazione comunale ha subito provveduto a rimuovere le  scritte. "Esprimiamo profonda indignazione per questa ennesima provocazione che offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire per individuare i responsabili di questo ignobile gesto", continua Cenati. 




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