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Antonio Tisci: mettiamo ordine nel caso Romano

Chi si impegna nella cooperazione internazionale fa opera meritoria. Mette in pratica "aiutatali a casa loro". Chi pensa che ci siano altre persone da aiutare specificando che si deve fare del bene prima al vicino di casa è un cretino. Ciascuno ha una sua vocazione e nessuno ha avuto mai da ridire sulle missioni cattoliche nel mondo. Chi crede sia necessario aiutare il proprio vicino lo faccia invece di scrivere su facebook. Magari lo faccia senza farlo sapere. Chi si stupisce o si indigna per la conversione all'Islam non capisce un cazzo e, se cattolico, ignora il "caso Mortara" o, ancora peggio si schiera dalla stessa parte di chi criticò Pio IX. Piuttosto ci si chieda perché la Chiesa Cattolica abbia smesso di convertire. Nessun Romamo pontefice oggi farebbe quello che fece Pio IX che, con le sue scelte, difese il battesimo e la sua sacralità e dono' la fede a chi, in mancanza della forza di Pio IX, sarebbe cresciuto in violazione del suo battesimo. Piuttosto qualcuno degli altri che oggi giustifica la conversione della Romano dovrebbe chiedere scusa al pontefice del non possumus per le critiche che gli furono rivolte da massoni e atei. L'uomo beta, succube di qualsiasi posizione femminista, dovrebbe interrogarsi sul perché questa donna emancipata trovi la sua giusta dimensione in una società e in una cultura che certo non prevede femminismo. Lo scriveva anche Sylvia Plath "ogni donna ama un fascista" e, quindi, non un femminista. Est natura rerum da Sylvia Plath a Silvia Romano cambia poco Lo Stato deve fare quasi qualsiasi cosa per salvare una persona caduta nelle mani di una organizzazione criminale tranne trattare apertamente come se fossero soggetti paritari o dare soldi per liberarlo. Nel primo caso legittimerebbe l'organizzazione terroristica come paritaria allo Stato nel secondo, non soltanto la finanzierebbe ma direbbe anche a tutte le organizzazioni criminali del mondo che, se vogliono soldi, devono soltanto sequestrare un cittadino di quello Stato. Pagare il riscatto favorisce non solo i sequestratori di quel riscatto ma anche i sequestri. Ad ogni buon conto una democrazia non ha segreti nei confronti del Popolo e, quindi, il governo deve comunicare come abbia ottenuto la liberazione e se sia stato pagato il riscatto o negoziato qualcos'altro. Antonio Tisci

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