Header Ads


21 maggio 2013: 7 anni fa il sacrificio di Dominique Venner

La mattina del 21 maggio del 2013, Dominique Venner, 78 anni, ex para volontario in Algeria, fondatore del Grece, oppositore alla legge sul matrimonio degli omosessuali, appena promulgata, al mattino aggiorna il suo blog con un lungo post dedicato a «La manifestazione del 26 maggio e Heidegger»: «Ci sarà bisogno certamente di gesti nuovi, spettacolari e simbolici per risvegliare dalle sonnolenze, scuotere le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini. Entriamo in un’epoca nella quale le parole devono essere rese autentiche dagli atti». Alle parole segue, immediata, folgorante, l'azione. Poche ore dopo, intorno alle 16, entra nella cattedrale di Notre-Dame, simbolo di quella civiltà cristiana occidentale che lui riteneva minacciata, pur non essendo un credente, si mette la pistola in bocca e spara. Poco dopo la notizia del suicidio, Marine Le Pen scrive un messaggio di solidarietà a Venner, un modo per farsi perdonare la sua assenza alle manifestazioni anti-matrimonio gay: «Tutto il nostro rispetto a Dominique Venner il cui ultimo gesto, eminentemente politico, sarà stato il tentare di risvegliare il popolo di Francia». 
L'intellettuale settantottenne ha deciso di essere il primo a dare l’esempio in vista della nuova grande manifestazione di protesta che porterà in piazza centinaia di migliaia di persone contro la legge sul «mariage pour tous» grazie alla cui entrata in vigore le prime nozze tra una coppia dello stesso sesso sono fissate per il 29 maggio a Montpellier. Molti oppositori non si rassegnano, e hanno organizzato per il 26 maggio una nuova, grande manifestazione di protesta.
Il gesto clamoroso di Venner davanti all’altare della cattedrale parigina arriva dopo una vita passata a difendere la sua visione tradizionalista della Francia e dell’Occidente, ugualmente minacciati dall’immigrazione islamica e dai mutamenti dei costumi.

Sulla figura di Venner e sul significato profondo del suo gesto ecco il pezzo scritto a caldo da Ugo Maria Tassinari per l'Alter Ugo e il testo del suo testamento politico, pubblicato da Destra.it

Nessun commento:

Powered by Blogger.