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10 maggio 1977: partita di calcio innesta rissa politica alla Camilluccia. Undici arresti

A Monte Mario, sul campo dell'Istituto don Orione, la sera del 10 maggio 1977, è in corso il torneo Fiamma. La squadra del liceo Azzarita gioca contro una formazione di studenti pariolini, tra cui spiccano alcuni attivisti missini. Dagli spalti qualcuno apostrofa il più noto di questi, Roberto Cittadini, protagonista di tante battaglie di strada ai Parioli contro i compagni. Lui risponde, i suoi amici cacciano dagli spalti i "disturbatori". Questi si allontanano e vanno a chiamare i rinforzi, a piazza Igea, ritrovo degli autonomi di Roma Nord, per ritornare al campo.  Poco prima della fine della partita una cinquantina di compagni invade il terreno di gioco per protestare contro l'aggressione subita. Dopo un veloce scambio di invettive, le "opposte fazioni" passano alle vie di fatto: volano sassi, si scambiano cazzotti. Secondo alcune testimonianze qualcuno usa anche la pistola. Arriva un vigile, che resta ferito per dividere i contendenti, poi la polizia. Undici gli arrestati: 4 camerati, 7 compagni. La cronaca dell'Unità sottolinea i precedenti di due dei neofascisti arrestati: Angelo Mancia e Roberto Cittadini.Uniti da un tragico destino, morti entrambi giovani: il primo ammazzato dalla "Volante Rossa" sotto casa, il secondo da un'overdose di eroina nel bagno del bar Euclide. Un altro degli arrestati si farà strada: è Marcello Iannilli, diventerà il "bombarolo" del Movimento rivoluzionario popolare. 

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