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Università di Torino: spazi solo agli antifascisti. Scarcerati i 3 arrestati



All'università di Torino potranno ottenere spazi soltanto le organizzazioni studentesche che si dichiarano antifasciste. L’ha annunciato oggi pomeriggio il rettore Stefano Geuna, dopo gli scontri avvenuti giovedi’ scorso al Campus Einaudi in occasione di un evento sulle foibe.
La polizia era intervenuta per evitare che esponenti del Fuan e studenti antifascisti venissero a contatto, arrestando tre antagonisti che nel frattempo sono stati rilasciati.
In realtà, la 'clausola' comunicata dal rettore e' già presente nel Regolamento delle organizzazioni studentesche approvato nel 2018, ma ad oggi alle associazioni non e’ richiesta alcuna sottoscrizione. Cosi’, qualora i vertici universitari dovessero decidere di rendere l’adesione obbligatoria, il Fuan e il resto delle organizzazioni che oggi usufruiscono di uno spazio all’interno dell’ateneo, dovrebbero firmare un documento in cui dichiarano di accettare quanto disposto dall’articolo 3, vale a dire "rispettare i principi di democraticità, libera partecipazione, antirazzismo, antisessismo e antifascismo nelle finalità e nell’organizzazione delle attività".
"Era parecchio tempo che non succedevano fatti di questo tipo", ha spiegato Geuna, "che si inseriscono in un quadro cittadino con ripetuti episodi di nazismo e fascismo che hanno preoccupato tutti. L’universita’ si pone contro ogni forma di violenza, cercando di agire sul piano culturale e del dialogo".
Per il delegato alla Comunicazione dell’università Cristopher Cepernich "la sottoscrizione del regolamento non risolve tutti i problemi, ma firmare un documento dove si indica di essere antifascista crediamo sia importante, e’ un’assunzione di responsabilità".

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