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Coronavirus. I deliri dei tamarri e quelli del politicamente corretto

Ha iniziato ad inveirle contro con insulti razzisti, accusando lei e la sua razza di essere veicolo di malattie infettive e in particolare di trasmettere il coronavirus. Un pregiudicato forlivese di 57 anni è stato denunciato per percosse con l’aggravante dei motivi razziali. 
E’ accaduto lunedì pomeriggio in centro di Forlì, dove l’uomo stava passeggiando con la sua compagna. Il 57enne avrebbe urtato con una spallata una donna straniera che camminava in senso opposto e che stava telefonando. La donna avrebbe reagito verbalmente agli insulti dell’uomo che l’avrebbe colpita di nuovo alla spalla per allontanarla da sé. Le grida hanno provocato l’intervento di una volante della questura. Sedata la lite è stato identificato l’uomo nei cui confronti la straniera ha presentato denuncia. 

Il fatto raccontato dal corrispondente dell'Ansa è abbastanza insignificante se non come indicatore della paranoia montante. Più interessante chiedersi. Perché uno stronzo, per quanto stronzo, aggredisca una "straniera" accusandola di diffondere il morbo "lei e la sua razza". Forse è cinese? E allora perché non dirlo? E' evidente che in questo caso si tratta di un elemento costitutivo della notizia (una delle 5w: perché l'aggredisce).

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