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Anpi Lecce: no alla strada a Norma Cossetto, presunta vittima delle foibe. I manifesti di protesta di CasaPound


Basta odio antifascista, questo è il testo di un manifesto affisso nella città di Lecce dai militanti della locale sezione di CasaPound Italia a seguito di un post negazionista apparso sulla pagina Facebook della sezione leccese dell'associazione nazionale partigiani d'Italia contraria alla intitolazione di una via a Norma Cossetto, giovane studentessa barbaramente uccisa e seviziata dai partigiani jugoslavi nel 1943.
Il senso di questa iniziativa dei militanti di CasaPound ci viene chiarito, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa, che riportiamo.
"Deplorevole e meschino. Non ci sono altri termini per descrivere il post scritto da Anpi a seguito della decisione da parte del Comune su richiesta del consigliere di Fdi Roberto Giordano Anguilla di dedicare una via di Lecce a Norma Cossetto.
“Nel suddetto post - denuncia CasaPound - Norma viene definita come 'presunta martire delle foibe'. Presunta. Ricordiamo ad Anpi Lecce che Norma Cossetto, studentessa istriana, fu stuprata in branco e infoibata dai partigiani di Tito nella prima ondata di violenze anti italiane dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Le loro parole la stuprano nuovamente. Anpi si dimostra così degna erede di quei partigiani titini”.
“Ci chiediamo se un’associazione che percepisce fondi pubblici possa fare del negazionismo e del revisionismo storico, calpestando in questo modo il ricordo di quanti trovarono la morte o dovettero patire l’esilio per la solo colpa di essere italiani”.

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