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Giacinto Reale, Acca Larentia:il silenzio imposto alla vecchia guardia episodio spiacevole


RAGAZZI MIEI, MA CHE VI STA SUCCEDENDO ?

Per la stima che ho della storia personale e familiare dei promotori della tesi secondo la quale “il neofascismo non si trasferisce nella postmodernità”, non desidero fare alcuna polemica, ma solo estendere una riflessione di poco fa.
Non svelo un segreto (ci sono già dei post in merito) se dico che ieri, ad AccaLarenzia, ci sono stati momenti sgradevoli, quando alcuni hanno voluto imporre il silenzio (letteralmente, pare sia volato un “Muti!") a rappresentanti della vecchia guardia del “fascismo post 1945” (così tagliamo la testa ad ogni nominalismo) romano che si erano sistemati sulle scalette.
Dispiace...molto.
Aggiungerò che sono dalla parte delle “vittime”, anche se qualche volto riconosciuto in fotografia mi dice che nella volgarità della prassi parapolitica quotidiana siamo ormai distanti.
Se pure alcuni sono ora “simpatizzanti leghisti”, vale anche per loro la regola che la storia personale menda peccati contingenti.
Ora intuisco (non ho letto niente di Dugin, mi è bastato l’Evola della gioventù: affascinava ma non convinceva e mi pareva inutile in una praticaccia fatta di volantini, assemblee, cortei, botte prese e date, persecuzione poliziesca) i nobilissimi intenti degli "innovatori" dei quali dicevo all'inizio, ma alle volte anche le parole vanno calibrate.
C’è qualcuno (e non è un “nemico”) che quel “non trasferimento” vorrebbe imporlo già oggi a cazzotti.....
PS: che dire, per ultimo? Io che resto ancorato a quello che è stato sprezzantemente definito "veterofascismo", ma che è solo coerenza e ideale continuità, mi sento estraneo a tutto questo

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