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CasaPound choc: i giustiziati dal tribunale speciale? Terroristi

"Terroristi. Né vittime, né martiri". Così, con una scritta rossa sull’immagine della bandiera jugoslava, Casapound ha definito i cinque antifascisti fucilati nel 1941 che domani saranno commemorati ad Opicina, sul Carso Triestino. I manifesti a firma del movimento di estrema destra sono comparsi questa mattina nel quartiere di Trieste dove sorge il Parco della Pace, l’ex poligono di tiro gestito dall’Anpi locale all’interno del quale sorge la lapide in ricordo di Pinko Tomazic, Viktor Bobko, Ivan Ivancic, Simon Kos e Ivan Vadnal, fucilati il 15 dicembre 1941 dopo la condanna del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato nel cosiddetto "Secondo Processo di Trieste". 
Ad applicare la logica di CasaPound sulle lapidi di Cesare Battisti, il patriota, andrebbe scritto "Traditore, passato al nemico". I rischi dell'irridentismo in tempi di guerra.
Immediata la replica dell’Associazione dei partigiani che ha definito "gravissima" l’azione degli attivisti della tartaruga frecciata, accusati di "apologia di fascismo". "Pertanto - spiega il presidente locale dell’Anpi, Fabio Vallon - si chiede lo scioglimento di Casapound Italia in quanto organizzazione fascista e la contestuale ed immediata rimozione degli oltraggiosi manifesti".
La scoperta dei manifesti è stata fatta questa mattina dalla Digos, che ora sta conducendo le indagini. "Quando, circa tre settimane fa, il Comune di Trieste ha deciso di affidare la gestione di questo spazio all’Associazione nazionale Partigiani d’Italia di Trieste abbiamo espresso tutte le nostre perplessità 
ricordando che chi ogni anno viene commemorato a Opicina non è né una vittima né un martire ma solo un terrorista - insiste Francesco Clun, responsabile provinciale di Casapound -. Per questo abbiamo deciso di ricordare a tutti a chi è dedicato quel monumento e chi, ogni anno, l’Anpi, assieme ad esponenti politici locali, commemora. L’unica cosa di cui non aveva bisogno questa città è un’altra meta di pellegrinaggio per i nostalgici titini".
"Dopo tutto il lavoro che si è fatto in questi decenni per la convivenza pacifica e per il rispetto delle memorie i neofascisti di CasaPound vogliono riportarci indietro agli anni bui dell’odio", ribatte il Pd, per voce della senatrice Tatjana Rojc ricordando che "il Tribunale speciale per la difesa dello Stato era costituito non da giudici ma da fascisti in camicia nera". E proprio per manifestare il proprio dissenso contro il blitz del movimento di Gianluca Iannone, domani, alle 15, i dem hanno organizzato una manifestazione di protesta proprio ad Opicina.

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