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Napoli, ultras contestano calciatori e presidente

Cori "Solo la maglia" e "Mettete in campo la primavera", fumogeni e bombe carta. E’ dura la
contestazione degli ultras all’esterno dello stadio San Paolo poco prima dell’inizio dell’allenamento del Napoli allo stadio con porte aperte per i soli abbonati.
Gli ultras protestano all’esterno dello stadio e attaccano soprattutto i giocatori, rei di non aver rispettato le consegne, ma intonano cori anche contro il presidente De Laurentiis a cominciare dal classico "Stai vincendo solo tu" che è ormai un refrain al San Paolo da anni.
L’atmosfera è tesissima e il folto gruppo di ultras ha  protestato davanti alla rampa di accesso ma ora si sta spostando lungo il perimetro dello stadio, sorvegliato da un’imponente schieramento di forze dell’ordine. Intanto i calciatori del Napoli sono arrivati ognuno a bordo della propria auto o con dei taxi, entrando direttamente nello stadio senza fermarsi.
Nel pieno caos nei rapporti tra club e calciatori, dopo la ribellione contro il ritiro imposto dal presidente De Laurentiis, sono circa un centinaio, su circa diecimila, gli abbonati in tribuna per l’inizio della sessione di allenamento, a quanto si apprende da testimoni sugli spalti del San Paolo, visto che l’allenamento è chiuso alla stampa. I calciatori sono entrati in campo cominciando subito l’allenamento, senza rivolgere un saluto ai tifosi che li fischiavano. Durante l’allenamento ad ogni tocco di palla di Insigne, Mertens, Callejon partono fischi e urla "vai via, vai via".

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