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Murelli: sul trappolone di Report il tempo mi darà ragione

Sulla sua pagina facebook di oggi Maurizio Murelli spiega le ragioni per cui ha accettato il rischio dell'intervista a Report, ben consapevole della manipolazione che avrebbe subito. Infatti l'ha descritta già con congruo anticipo

Sbatti il fascista in prima serata.
«Fascista!» è l'urlato rancoroso che il "sinistrato" da centro sociale fa rimbombare nelle piazze, il "demoliberista" imprime sulle pagine del quotidiano, il serafico teleimbonitore declina nel suo talk show, il deputato resistenziale denuncia alla Camera o al Senato come incombente pericolo per la democrazia (...)»
Così in quarta di copertina presento il mio libro, chiuso a settembre e pubblicato i primi giorni di ottobre prima dei due servizi televisivi di "Piazza pulita" e "Report" che appunto hanno sbattuto il "fascista!" in prima serata. In esso troverete due note relative proprio all'intervista rilasciata a giugno a Mottola.
Ecco la prima (pag. 94). Poi pubblicherò la seconda che è ancora più profetica:

«Scrivo questa nota all’indomani di un’intervista che ho rilasciato a “Rai Report”. Il servizio, che preumibilmente andrà in onda a settembre-ottobre 2019, prende le mosse dal tour in Italia intrapreso da Aleksandr Dugin e per il quale figuro tra gli organizzatori. Aleksandr Dugin ha affrontato vari temi: geopolitica, populismo, sovranismo, filosofia etc. Il giornalista di Rai Report lo ha intervistato e poi ha voluto intervistare anche me, oltre ad altre persone impegnate nel progetto “REuropa”. Al solito rifiuto le interviste TV perché più ancora di quelle giornalistiche si prestano a manipolazioni. In piena cosapevolezza sul come verrà svolta l’ “inchiesta” ho accettato. Circa due ore di intervista. Qualche minuto dedicato al nazismo e al “revisionismo/negazionismo”. Quei minuti diventeranno centrali. Potevo dire: “Per questa domanda mi avvalgo della facoltà di non rispondere” e invece ho risposto immaginando come poi verrà confezionato il servizio. Dugin sarà tagliato nelle risposte ad alto contenuto culturale, io e gli altri altrettanto tagliati e inframmezzati a spezzoni di colore il tutto per confezionare un prodotto destinato a portare un attacco ai “sovran-populisti” di Salvini e a chi osa avere rapporti con la Russia di Putin.
Le ragioni della decisione per cui ho accettato il “gioco al massacro” risulteranno evidenti nel tempo e quello che nell’immediatezza potrà apparire controproducente tra non molto tempo giocherà a favore mio e di quelli che stanno con me sulla medesima linea di combattimento. In una certa qual misura con la perseveranza nel tenere botta allo sporco gioco mediatico e avendo piena coscienza delle regole del gioco, li si logora sul loro stesso terreno impossibilitati a neutralizzarci con la mostrificazione. Insomma, un po’ come la pesca al tonno: una volta che il pesce ha abboccato è necessario lasciare lenza in modo che si sfianchi ed esaurisca le sue forze. Poi, a tempo debito, il tonno finirà in tavola. Vale per quelli di basso rango come Berizzi, vale per per quelli che suppongono di avere maggiori fondamentali.
Un articolo di Paolo Berizzi, un servizio come quello di Rai Report potranno essere orripilanti confezioni, ma dentro quelle confezioni viaggia quel che li contraddice senza che loro ne abbiano contezza. E come l’asino di Apuleio portano le reliquie...».

In particolare Murelli segnala la registrazione di una lunga conversazione telefonica con Mottola, pubblicata sul canale youtube di Rainaldo Graziani


Il video è presentato con questo testo di accompagnamento:A proposito di Report di questa sera. L’antefatto.
A giugno è stata realizzata una sorta di Università d’Estate itinerante con Aleksandr Dugin come ospite d’onore. Toccate 11 città e tenuto una ventina di convegni di studio con formula privata. Iniziativa subito mostrificata dai media, dall’ANPI e compagnia cantante, con ignobili attacchi, falsità, manipolazioni. Nonostante tutto noi si è portati a casa il risultato pieno, nonostante tutto e nonostante tutti.
Nel corso della tappa romana si è presentato il giornalista Giorgio Mottola di Report dicendosi interessato ad intervistare Dugin per capirne le idee. Mentre il giornalista girava l’intervista, noi abbiamo registrato lui che registrava. E all’indomani abbiamo messo su youtube l’intervista. Potevamo lasciarcela e bruciare l’intento mostrificante di Report che ben sapevamo voleva arrivare alla mostrificazione di Salvini stabilendo una catena tra Dugin, Savoini e la fascisteria assumendo come vangelo l’ignobile libro di Claudio Gatti.
Mottola si mette subito in contatto con Rainaldo Graziani che aveva soprasseduto all'intervista dell’intervista pregandolo di toglierla. Rainaldo gli dice che sono io che deve decidere e lo rimbalza a me. E Mottola mi telefona. Potete ascoltare con le vostre orecchie le promesse e valutare quanto sono state mantenute, la mia “parola”, contro quella del giornalista …. io l’ho mantenuta, giudicate in quale misura l’ha mantenuta Giorgio Mottola.

Buona audizione e grazie a Umberto Baccolo per la realizzazione tecnica dell'audio. (durata circa 44 minuti).

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