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Lite al Verano, il tribunale scarcera Nardulli

Torna in libertà Vincenzo Nardulli, responsabile della comunità politica di Avanguardia, finito ai domiciliari con l’accusa di lesioni, rapina e minacce per l’aggressione denunciata al cronista e al fotografo dell’Espresso Federico Marconi e Paolo Marchetti. Aggressione smentita dalla testimonianza degli agenti della Digos, presenti durante la lite tra neofascisti e giornalisti nel cimitero del Verano a Roma il 7 gennaio scorso mentre era in corso una commemorazione dei morti di Acca Larentia.
Lo ha deciso il tribunale capitolino accogliendo l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Alessio Pomponi.
Per gli stessi fatti è imputato nello stesso procedimento Giuliano Castellino, esponente romano di Forza Nuova che si trova detenuto in carcere , che si trova detenuto in carcere per una condanna a quattro anni per violenza, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata: nel 2017 partecipò ad uno scontro con la polizia nel quartiere Trullo di Roma, cercando di impedire la legittima assegnazione di un appartamento a una famiglia italo eritrea.
La prossima udienza è fissata per il 19 novembre.

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