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Auriti e la moneta di popolo rivoluzione degli anni 2000, il convegno di Forza Nuova a Lanciano

 Auriti e la rivoluzione degli anni 2000 è il tema di un interessante convegno organizzato a Lanciano, in provincia di Chieti venerdì 12 luglio organizzato da Forza Nuova.
In una affollata sala convegni sono intervenuti in qualità di relatori Nicola Fosco ex sindaco di Lanciano, Cosimo Massaro, giurista e studio del pensiero economico e giuridico di Giacinto Auriti, Fiorello Mastrocola dirigente di Forza Nuova con conclusioni affidate a Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova.
Gli intervenuti hanno ricordato la figura di Giacinto Auriti, giurista, fondatore della cosiddetta scuola del diritto di Teramo e cofondatore della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Teramo, saggista e politico italiano.
Nel corso della sua carriera accademica ha insegnato diretto internazionale, diritto privato comparato, teoria generale del diritto. Nell'ultimo periodo della sua vita, il professore Auriti sostenne che l'emissione di moneta senza riserve e titoli di stato a garanzia per la realizzazione di opere pubbliche non creerebbe inflazione in quanto corrisposto da un eguale aumento della ricchezza reale e che le banche centrali ricaverebbero profitti indebiti da signoraggio sulla carta moneta dando origine, in questo modo al debito pubblico.
In qualità di segretario del sindacato Anti Usura, il professore condusse una serie di iniziativa come la richiesta fatta al Tribunale di Roma di dichiarare la moneta, all’atto dell’emissione, di proprietà dei cittadini italiani, ed illegittimo l’attuale sistema dell’emissione monetaria, che trasforma la Banca Centrale da ente gestore ad ente proprietario dei valori monetari. In seguito due progetti di legge, il n 1282 dell’undici gennaio 1995, presentato dal senatore Luigi Natali ed il n 1889 dell’ undici febbraio del 1997 dal senatore Antonino Monteleone, entrambi di Alleanza Nazionale.
Entrambe le proposte di legge, ripropongo le tesi monetariste del professore Auriti, anche se il Senato non le discuterà mai.
Nel 2000, nella sua cittadina natale Guardiagrele, il professore Auriti ha condotto un esperimento emettendo il Simec, che significa Simbolo Econometrico di Valore Indotto, vera e propria moneta del popolo, in quanto di esclusiva proprietà del portatore, come d’altronde era stampato sui biglietti, con il chiaro obiettivo di dimostrare il valore indotto della moneta, verificando concretamente come i cittadini possano per convenzione creare il valore della moneta locale senza alcuno intervento, né dello Stato né del sistema bancario. Le conclusione al convegno, con uno sguardo all'attualità sono state affidate a Roberto Fiore che ha ricordato come Forza Nuova, fin dalla sua nascita, sia stato un movimento politico favorevole alla sovranità monetaria, sposando le tesi del professor Giacinto Auriti, che fece nella sua Guardiagrele il primo esperimento di moneta di popolo bloccato dalla Guardia di Finanza. 
Un esperimento descritto da tanti giornalisti italiani che corsero nel piccolo paesino dell'Abruzzo per intervistare i pensionati che videro aumentare il potere d'acquisto della loro pensione.
Sulla questione mini bot Roberto Fiore ha ricordato come tale strumento sia la una idea giusta possibile e praticabile solo con il coraggio dei governanti.










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