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Alemanno con il patto federativo Mns Fratelli d'Italia si ricompone l'unità della destra

di Antonio Mazzella


Oggi, 7 luglio 2019, il Movimento Nazionale per la Sovranità, ha convocato i suoi quadri direttivi in un'Assemblea, che li vede riuniti fin dalla prima mattinata domenicale, in via Principe Amedeo, a Roma, presso l'hotel Universo, nelle vicinanze della Stazione Termini. A seguito di vicende altalenanti, la fase di proposizione politica propedeutica a queste ultime elezioni Europee, si era conclusa, per il Movimento del Presidente Roberto Menia e del Segretario Gianni Alemanno, con un accordo politico ed elettorale sancito con Giorgia Meloni, per usare un eufemismo calcistico, in "zona Cesarini" Quindi, alcuni dirigenti del Movimento, con spirito di servizio ed abnegazione, hanno portato il proprio contributo in termini di voti, idee e presenza politica sui territori, candidandosi nelle liste elettorali dei Fratelli d'Italia. Gianni Alemanno ha accettato di rispondere a qualche domanda per i nostri lettori. 

 Oggi vi riunite anche per fare il punto della situazione, ma cosa succederà, con il partito della Meloni?
Il movimento nazioonale per la sovranità dopo un lungo percorso oggi giunge a sancire un patto federativo con Fratelli d'Italia. E questo noi lo vediamo nell'ottica di riuscire, dopo tanto tempo, a ricomporre veramente l'unità della destra. Sono passati 10 anni dallo scioglimento di Alleanza Nazionale, 10 anni di divisioni, contrapposizioni, settarismo e risentimenti reciproci. Noi crediamo che con questo patto federativo,dopo tante polemiche, ci sia il segnale di una nuova pagina che si sta aprendo: l'unità vera della destra.

Dunque una Destra unita intorno ad un comune riferimento al "Sovranismo"?
E con la Lega c'è stata indubbiamente qualche incomprensione, ma questo  rientra comunque in un ambito di normale dialettica politica fra forze potenzialmente alleate su battaglie ideali e valoriali, o porta ad una fatale contrapposizione?
Ma cosa serve questa unità della destra? Per noi serve a salvare il sovranismo. Salvare il sovranismo significa riuscire a fare in modo che il sovranismo, che è l'idea vincente, che tutti hanno sulla bocca, di cui parlano anche i potenti del mondo, non divenga divorato dalle contraddizioni della Lega.
Nessuno è contro la Lega, nessuno è contro Salvini, dobbiamo insieme costruire il polo sovranista ma c'è bisogno che nel polo sovranista ci sia un riequilibrio ed una destra unificata intorno a Fratelli d'Italia può essere l'elemento per giungere a questo riequilibrio all'interno del polo sovranista.

Il Movimento Nazionale per la sovranità  proseguirà comunque il proprio percorso politico, e quindi non si scioglie?Quale sarà il ruolo di Alemanno, in questa nuova fase?E che futuro si potrebbe tratteggiare per questa Destra che aspira ad aggregarsi?
Il movimento nazionale per la sovranità non si scioglier e rimarrà confederato a Fratelli d'Italia. Proprio per questo domenica 7 luglio eleggeremo il nuovo segretario, il mio successore. Lo eleggeremo perchè devo fare un passo indietro per risolvere i miei problemi con la magistratura dimostrando pienamente la  innocenza.  E' un passo indietro che non mi fa stare in prima linea, ma mi fa stare sempre vicino ed attento alle dinamiche del mondo sovranista, anche dal punto di vista intellettuale.  E' necessario lanciare una persona nuova,che si affiancherà al presidente Roberto Menia che insieme rappresenteranno  il movimento nel dialogo e nel lavoro comune con Fratelli d'Italia.
Sul prossimo congresso fondativo dei conservatori e sovranisti d'Italia Gianni Alemanno precisa:
la parola conservatore non ci piace tanto crediamo che non abbia grande significato nella realtà politica italiana, però rimanda ad una famiglia politica europea che vede chi governa la Polonia, i conservatori britannici che hanno avuto il coraggio della Brexit sicuramente un mondo non moderato e non omologato al politicamente corretto, quindi conservatori e sovranisti. Noi faremo di tutto per rafforzare la componente sovranista di questa organizzazione. Questo si può fare mettendo insieme il grande sogno della destra unita e la nuova speranza, il sovranismo che diventa una cosa seria, in grado di governare oggi l'Italia domani l'Europa.









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