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20 aprile: muore in carcere Riccardo Minetti. Il ricordo di Avanguardia

Oggi ricorre il quarantunesimo anniversario della morte di Riccardo Minetti, giovane militante di Avanguardia Nazionale, arrestato in seguito a degli scontri con le forze dell'ordine durante un funerale. Fu trovato morto in cella, in circostanze poche chiare. Si parlò di suicidio. 
Con questo breve post, che riportiamo fedelmente, la comunità di Avanguardia lo ricorda.

Riccardo Minetti è trovato morto in cella il 20 aprile 1978 in circostanze poco chiare. Era stato arrestato tre mesi prima, in seguito a degli scontri con le Forze dell'Ordine durante i funerali di Stefano Recchioni. Come al solito, si parlò subito di suicidio. Di certo si sa che Riccardo Minetti era in carcere a Regina Coeli. Dopo tre mesi di detenzione e, in attesa di testimoniare al processo di Catanzaro per la strage di piazza Fontana (lui e il fratello Claudio erano entrambi testi a discarico di Mario Merlino, dovevano confermargli un alibi), fu trovato morto in cella, in circostanze mai chiarite. 
Suicidio, secondo le autorità. Sospetto omicidio, secondo altri. Di fatto cosa avvenne di preciso nel carcere di Regina Coeli, non si sa. O meglio, nessuno si è veramente preso la briga di indagare.
Era uno "sporco fascista", non fregava niente a nessuno.
Riccardo Minetti non aveva alcun motivo per uccidersi.
Questo è certo, visto che da lì a qualche giorno sarebbe uscito dal carcere.

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