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Enrico Rossi, contro Forza Nuova in piazza la Toscana antifascista

"Io credo che oggi in questa piazza si è manifestata una Toscana vera antifascista, qualcosa che sembrava nascosto sotto la cenere. La ferita che è stata portata alla città di Prato( manifestazione di Forza Nuova intitolata Salvare l'Italia nel centesimo anniversario della fondazione dei fasci di combattimento)  ha risvegliato questa Toscana e la reazione è stata bella, importante".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione quelle pronunciate da Enrico Rossi, presidente della Toscana,  alla piazza della manifestazione antifascista a Prato. 
"Io penso, afferma il governatore della Toscana  che è stato fatto prima di tutto un errore da parte delle autorità dello Stato. Bisognava tener conto dell’opinione del sindaco, che aveva detto che non si doveva fare la manifestazione per celebrare la costituzione dei Fasci di combattimento cento anni fa a Milano, che la città avrebbe reagito".
 E io mi ero rivolto, ricorda Rossi, a Salvini perché intervenisse l’uomo della sicurezza aveva una buona ragione per fare sicurezza democratica reale, per impedire che i commercianti dovessero chiudere i loro negozi, mettere le paratìe davanti alle vetrine, e far sì che questo fosse un normale sabato in una normale città democratica e antifascista come Prato. Noi accusiamo il ministro Salvini di non essere intervenuto e di aver creato tensioni in questa città".
"Poi siamo qui per ricordare cosa è stato veramente il fascismo, ha proseguito il presidente della Regione, perché chi edulcora la memoria, chi la stravolge, chi la cambia commette un reato per le generazioni future. Questo è il compito che noi abbiamo: trasmettere alle generazioni future la verità su cosa è stato il fascismo, la Resistenza e la costruzione della democrazia attraverso la Costituzione nel nostro Paese"

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