Header Ads


Margi Villa: perché Rosso Istria è un film da vedere

Venerdì 8 febbraio, 2 giorni prima della giornata del ricordo di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra su Rai 3 andrà in onda Red Land Rosso Istria, il film che racconta l'immane tragedia dele foibe.
In esclusiva per Fascinazione l'attrice e regista Margi Villa, vincitrice del Premio Festival Internazionale del Cinema di Salerno con un documentario film intitolato "Me ne frego, dal Movimento Sociale Italiano ad oggi, ed autrice di lavoro teatrale intitolato 2 agosto 1980, ci spiega perché Red Land Rosso Istria sia un film da vedere. 
Il trailer del film  era stato presentato alla 73 Mostra del cinema di Venezia e  proiettato nelle sale italiane da novembre scorso, quello che accadde alla porta orientale d’Italia tra il 1943 e il 1945 chiamato  “l’Olocausto dimenticato”  fu una vera e propria pulizia etnica, infatti era sufficiente essere italiani per essere massacrati, violentati ed uccisi nelle foibe. Foiba dal latino “  fovea “  sono degli inghiottitoi naturali tipici delle aree carsiche ed è proprio qui che le truppe del maresciallo Tito gettano i nostri italiani, addirittura i condannati venivano fatti allineare sull’orlo della foiba e legati tra di loro con un filo di  ferro e successivamente coloro che venivano colpiti dalla carica dei fucili trascinavano giù insieme a loro, gli altri. Con la legge del 30 marzo del 2004 n. 92 che riconosce la tragedia degli oltre 350.000 italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia, vittime delle foibe e dell’esodo , riconosce nella giornata del ricordo il  10 febbraio, l’attenzione è arrivata finalmente alle grandi masse dove per tanti anni  la verità si è volutamente tacere. In verità già in passato alcuni registi si erano cimentati a raccontare questa tragedia italiana ma senza spingersi volutamente in una giusta posizione ideologica per non volersi bollare nel mondo della celluloide !
Grazie al fortunato spettacolo  Magazzino 18 di  Simone Cristicchi che ha riempito i tanti teatri italiani ed è passato in prima serata in tv anche,  grazie al coraggioso film come Rosso Istria finalmente si riporta in luce con successo questo contesto storico dimenticato, dove le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, si trovano ad affrontare un nuovo nemico, infatti  i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. Proprio in questo drammatico contesto storico il film riporta alla luce il simbolo delle foibe : Norma Cossetto, giovane studentessa istriana e laureanda all’ Università di Padova  che fu barbaramente violentata ed uccisa dai partigiani titini, per la sola colpa di essere italiana e fascista. Consentitemi in questo articolo parlerò a chi delle Foibe conosce già tutto! A tutti quelli come me che sono divulgatori dalle conferenze, alle scuole, alla carta stampata per portare avanti la chiamerei: “battaglia -  tragedia “ delle foibe, per tanti l’Olocausto dimenticato e la tragedia dell’esodo dei nostri fratelli italiani, che dovettero scappare, lasciare le loro case e cercare fortuna nei 135 centri d’accoglienza in giro per l’Italia. Per  tanti anni gli infoibati e gli esuli dell’esodo della pulizia etnica sono stati ignorati e condannati all’indifferenza, solo i militanti di destra  e gli storici hanno per anni portato avanti battaglie flebili ed anche sui libri di scuola per anni non si è trovato niente. Oggi davanti alle dichiarazioni dell’ A.n.p.i. , che non riconoscono nei partigiani di Tito la colpa ma dicono che le foibe sono fantasie dei fascisti , oggi nel 2019 non possiamo che incazzarci ! Ma perché ammettere che hanno sbagliato è così difficile?Riconoscere i propri errori storici è così difficile ! Basta, basta, basta! Non si possono strumentalizzare le vittime, le famiglie e il loro dolore ancora nel 2019 e come se le  ammazzassero un’altra volta !  Il  film Red Land – Rosso Istria è un film necessario per le masse, per le giovani generazioni che si formano ed è necessario per quel immenso popolo  di destra che dopo 75 anni si riprendono la loro soddisfazione dopo aver visto il film con la frase : “Ci sono voluti 75 anni per la verità !”.  Ho visto il film, sicuramente un film da vedere perché rappresenta un film della memoria storica italiana taciuta per troppi anni! Un film coraggioso, perché so le difficoltà quando incominci a cercare finanziamenti per un film storico con una tematica delicata e i no e le porte in faccia che si possono ricevere. Il film inizia lentamente nei suoi oltre 150 minuti, la sceneggiatura di Antonello Belluco, che già conosciamo come regista per il  segreto d’Italia, il montaggio è affidato al navigato montatore Marco Spoletini ma malgrado i bei paesaggi della scenografia, la storia  non riesce a dare il ritmo che appare lento all’inizio perché vuole descrivere la magia del cinema lento e poetico e poi incomincia ad accelerare troppo, insomma non è dosato bene nella scrittura e nel girato. Si ferma e si sofferma sulle vicende storiche del 1943  e non arriva  al 1945 se non con una scritta nel finale del film , si concentra sul simbolo delle foibe ossia la ragazza Norma! La sceneggiatura  viene incentrata sulla figura di Norma Cossetto, figlia del podestà di Visinada, studentessa in Lettere a Padova  che stava per laureaarsi con la tesi intitolata Rosso Istria, per il colore della terra ricca di bauxite, quando venne interrogata,  imprigionata, torturata, stuprata e uccisa dai partigiani Titini, nell’ottobre del 1943. Come lei anche  donne, vecchi, bambini, partigiani italiani, intellettuali, contadini, militari, civili e preti furono vittime delle Foibe e poi dell’esodo degli esuli che lasciarono case e terre e a cui lo stato italiano deve ancora una spiegazione ma questa è un’altra storia !  Il film con un buon cast riporta l’atmosfera a quei giorni di confusione e tragedia : Selene Gandini è Norma, la famosa Geraldine Chaplin  è un’esule sopravvissuta, Franco Nero è il professore che ha  un bellissimo monologo finale, l’affascinante cattivo Romeo Grebenseck  è il capo dei Titini, Vincenzo Bocciarelli  è un ufficiale italiano, Sandra Ceccarelli è la madre, la regia è  dell’ italo-argentino Maximiliano Hernando Bruno che è anche attore nel film nel ruolo di Giorgio. Il film  merita anche se l' ambientazione storica se non ci sono tantissimi soldi non convince, in questo solo i film americani sono il top!  Il paese della storia è troppo nuovo per l’ambientazione storica, errori del reparto scenografia ! 
Comunque malgrado tutto da vedere e rivedere stasera in tv …..e soffermarci che ci sono tanti periodi storici da riportare alla memoria! Qui il regista  è riuscito a trovare la chiave giusta per un film difficile e contemporaneamente a fare memoria attraverso il cinema, meglio questo film che niente ! 
Rosso Istria è un film da vedere?Si,  perché è un film necessario a tutti !
Buona visione su rai 3 stasera ! 

1 commento:

Powered by Blogger.