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Foibe, Elisabetta Gardini (Fi) l'Anpi non può scrivere la Storia


"Bisognerebbe che i libri di storia non avessero più bisogno della vidimazione da parte dell'associazione nazionale partigiani d'Italia".
Con queste parole Elisabetta Gardini, europarlamentare di Forza Italia ha risposto ai giornalisti a margine della mostra intitolata "Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente" sull'esilio dei giuliani, fiumani e dalmati alla fine del secondo conflitto mondiale organizzata al Parlamento Europeo.
Quando ero a scuola ricorda Elisabetta Gardini, c'era una storia dove l’Italia veniva liberata dagli
Alleati e poi c’era anche un po’ di storia della Resistenza. Nei libri di storia dove ha studiato mio figlio, gli Alleati sono diventati un paragrafo e la Resistenza diversi capitoli. Mio
padre, ricorda la  Gardini, mi raccontava che la maggior parte dei partigiani si sono iscritti dopo il ’43, quando gli Alleati stavano arrivando. C’erano le file a serpentone anche a Padova
di gente che si iscriveva. Prima di dirsi partigiani, vorrei vedere la data di iscrizione".
Quindi, conclude l’eurodeputata azzurra, "la storia non la
può scrivere l’Anpi, perché altrimenti questa sarà una storia di parte, ideologica, vergognosa, che diamo ai nostri figli in modo acritico. Diamo all'Anpi i soldi, basta che non debbano più timbrare e vidimare i libri di storia.

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