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Casa a Chiaia e fitto stracciato al consigliere arancione. Lo sdegno di Raffaele Ambrosino


Due vani più accessori in via Vittorio Colonna, strada elegante di Napoli, nel quartiere Chiaia, salotto buono della città. Canone annuale di 4800 euro, 400 euro mensili.
Un appartamento di proprietà di una fondazione denominata Strachan Rodinò onlus che si occupa della cura dei ciechi e dei disabili, un ente di diritto privato controllato dal Comune. Il beneficiario del fitto, registrato il 21 ottobre del 2014, è Carmine Sgambati, consigliere comunale di Agorà, una lista considerata dagli esperti di politica cittadina, costola di Dema, il movimento politico del sindaco De Magistris. Nella passata consiliatura fu invece eletto nella lista civica dell'ex pubblico ministero Napoli è tua.
Un contratto a un prezzo davvero vantaggioso (se pensiamo che con 400 euro a Chiaia a stento si trova un monolocale in un vicolo) della durata iniziale di 4 anni. L'affitto risulta intestato, come scrive Alessio Gemma, dalle colonne di Repubblica Napoli, al consigliere Sgambati e alla signora Maria Rosaria Conforto, compagna dell'esponente politico.
Nella fondazione Strachan Rodinò dal 16 marzo 2017, dopo le dimissioni di Daniela Villani, divenuta assessore nella seconda giunta De Magistris, è nominata, con decreto del Sindaco, Maria Rosaria Conforto, con un compenso annuale di 4800 euro al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali, ( pari ad un anno di fitto dell'immobile) come riporta la sezione amministrazione trasparente del sito della fondazione.
Maria Rosaria Conforto - si difende Sgambati - non è più nel cda della fondazione, si sarebbe dimessa all'ultimo rinnovo del consiglio di amministrazione.
Sull'appartamento di proprietà di una fondazione che si occupa della cura dei ciechi e dei disabili finito in affitto, a prezzi modici, a un consigliere sostenitore del sindaco, la prima voce di sdegno che si alza è quella di Raffaele Ambrosino, già consigliere comunale di Napoli, eletto nelle file di Forza Italia ed approdato poi in Futuro e libertà. In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook l'attivista di centrodestra dichiara: 

La domanda è: il sindaco era a conoscenza di questa cosa? E, soprattutto, era a conoscenza del fatto che la signora Conforto era la compagna del consigliere quando l'ha nominata, con un decreto a sua firma, componente del Cda della fondazione?

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