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Foibe, fuori dalle scuole di Roma i negazionisti. Gasparri all'attacco di partigiani e Raggi

"Ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Istruzione sollevando il caso dell’iniziativa
promossa dall'associazione nazionale partigiani d'Italia di Roma e patrocinata dal Campidoglio in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio. Il progetto destinato alle scuole, invece di ricordare i tragici fatti del confine orientale che portarono all'esodo di migliaia di italiani e ad un vero e proprio eccidio culminato con le torture e gli infoibamenti dei nostri connazionali, si pone su tesi giustificazioniste".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Maurizio Gasparri, storico esponente del Movimento Sociale Italiano prima, di Alleanza Nazionale poi, ora senatore di Forza Italia che inoltre dichiara: "le vicende delle Foibe e del confine orientale rappresentanouna triste pagina di storia italiana dimenticata per molti anni e che soltanto da poco, grazie al lavoro delle associazioni e di una parte politica, è stata finalmente portata alla luce
arrivando, appunto, all’istituzione di una giornata commemorativa.
 Ma a quanto pare, precisa Gasparri, non è cosi per tutti e l'Anpi che evidentemente guarda ancora con nostalgia alle efferate gesta del compagno Tito, riprende una vergognosa prassi antistorica che purtroppo ha dominato per gran parte del secolo scorso e che finalmente sembrava estinta, così come il comunismo che l’aveva alimentata. 
Esigiamo quindi l’intervento immediato del Ministero affinché vieti qualsiasi incontro di questo genere e ci auguriamo che anche la Raggi ascolti l’appello che arriva dalle famiglie di chi ha sofferto sulla propria pelle quei tragici fatti e cancelli il proprio sostegno ad un vero e
proprio incontro negazionista.

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