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Genova, mozione dei Cinque Stelle contro l'apologia di fascismo. Fratelli d'Italia esce dall'aula

Nel consiglio comunale di Genova si torna a parlare di antifascismo. L'occasione viene data da un documento con il quale si chiede al sindaco ed alla giunta di centro destra di mettere in atto "tutte le azioni possibili per contrastare come previsto dalla legge qualsiasi apologia del fascismo ed addirittura del nazismo".
A non supportare tale documento sono i consiglieri di maggioranza di Fratelli d'Italia che sono usciti dall'aula mentre il resto dell'assemblea ha votato all'unanimità l'ordine del giorno, proposto dal Movimento 5 Stelle, di condanna degli episodi di vandalismo che hanno visto alcuni storici murales cittadini, come quello con il volto di don Andrea Gallo o del tifoso genoano ucciso Vincenzo Spagnolo, deturpati da svastiche e altri graffiti di tenore analogo.

Episodi di vandalismo, che condanniamo senza se e senza ma, sono avvenuti nella notte del 29 novembre. I consiglieri di Fratelli D'Italia, al momento della votazione, si sono alzati e sono usciti dall'aula, mentre il resto della maggioranza ha votato a favore dell'ordine del giorno.

Non è la prima volta che il gruppo di Fdi non sottoscrive atti a difesa dell'antifascismo o di condanna degli estremismi di destra: nel febbraio scorso aveva bollato come "strumentale e pretestuosa" una mozione del centrosinistra sul divieto di concessione di spazi pubblici a soggetti che si ispirassero a principi antidemocratici, tra cui le movimenti e associazioni neofasciste.

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