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Ivrea, insulti ai rom. L'assessora si difende: ero solo una cittadina spaventata





Un post razzista contro i rom pubblicato sul proprio profilo Facebook da parte di Giorgia Povolo, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ivrea ed esponente di primo piano della Lega, ha scatenato infinite polemiche politiche nella cittadina di oltre 23 mila abitanti della città metropolitana di Torino.

Il Partito Democratico ha presentato un'interpellanza al sindaco Stefano Sertoli, dopo le affermazioni del suo assessore che dopo aver subito un furto, aveva insultato zingari e stranieri tirando in ballo, in maniera decisamente volgare anche l'ex presidente della Camera dei Deputati, ora deputata di Liberi e Uguali, Laura Boldrini.
Il post, successivamente cancellato, risale a gennaio, cinque mesi prima delle elezioni, avvenute lo scorso 24 giugno. 
L'assessore, oltre agli insulti, aveva definito i rom "zecche e parassiti", augurando loro di rimanere con le braccia mozzate "all'altezza del gomito". Nonostante il post risalga ad alcuni mesi fa, prima delle elezioni, scoppia, con alcuni mesi di ritardo l'indignazione dei consiglieri del Pd Maurizio Perinetti, Gabriella Colosso, Fabrizio Dulla e Mauro Salizzoni che hanno presentato un'interpellanza al primo cittadino: "Anche se l'assessore non aveva ancora un ruolo pubblico in quel periodo - spiega Perinetti - quello che traspare è il suo pensiero e chiediamo al sindaco di prendere una posizione".
L'assessora si è giustificata invocando lo stato di "rabbia e panico": "Sono parole scritte in un momento di grande rabbia e panico, a seguito di un brutto furto, quando non ero assessore ma una privata cittadina". Si giustifica così l'assessora, rispondendo alle critiche per il post scritto sul suo profilo Facebook a gennaio.
"Sono frasi scritte in un momento di rabbia che necessitava di uno sfogo da bar. In un momento di lucidità nessuno avrebbe infatti mai pensato di scrivere determinati stati", aggiunge l’assessore in quota Lega. E proprio il partito la difende: "Si tratta di un attacco politico nei confronti di un membro della maggioranza che sta dimostrando efficienza e meticolosità nell’affrontare al meglio tutte le problematiche".

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