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Forza Nuova, la Trilateral e la guerriglia rossa. Tre testimonianze

Il revival storico sulla "battaglia per la Trilateral" ha suscitato interesse. Ecco le testimonianze di tre partecipanti all'evento, in posizione diversa: Massimo Perrone, impegnato nel servizio d'ordine davanti al locale, Alessandro Ambrosini, uno dei dirigenti veneti coinvolti negli scontri con gli autonomi, il nostro Giuseppe Parente, che ci racconta la trasferta dei napoletani. Tutti e tre sono da anni usciti da Forza Nuova e fanno altre cose.  


PERRONE: NON DOVEVAMO FARCI CHIUDERE
Io ero in prima linea fuori dalla discoteca adibita per l'occasione al convegno che organizzammo.
Eravamo in pochi fuori e ogni tanto.. usciva fiore per capire cosa stava accadendo 
Di tutto!!! 
Dissi a fiore che era una stronzata lasciare i camerati nel locale e che i compagni erano a pochi metri e ci avevano chiuso
Da un lato erano distanti ad una 40 di metri e l'altro lato della strada erano a 100 metri
Siamo stati fortunati
Ma ricordo bene che i compagni erano di gran lunga superiori numericamente e armati di mazze e molotov... in pochi minuti hanno acceso dei falò come barricate contro le forze dall'ordine
Tanti furono i feriti... in quell'occasione non riuscirono ad arrivare a noi... ma stavano per sfondare in cordone della polizia...ma da una stradina latetale al locale... spuntarono una cinquantina di carabinieri in tenuta antisommossa e prestarono ausilio alla polizia ed evitarono il peggio... ci avrebbero chiuso dentro a quel locale... se ricordo bene era di un parente di La Russa
I camerati veneti subirono un vile agguato a causa della digos che non li scorto fino al locale ma pare che li fece passare da altra parte... grande Paolo Caratossidis che insieme al suo gruppo ... non scapparono e si batterono con coraggio... quel coraggio che mai ho visto da chi si é sempre vantato di essere il capo...
Ricordo bene al ritorno in una stazione di servizio poco dopo l'uscita di Milano... io e altri camerati di Napoli e Roma ci siamo scontrati con un gruppo di compagni... fn vs compagni 1-0 palla a centro

AMBROSINI: FUMMO BRAVI E FORTUNATI

Portammo a casa la pelle per un soffio....per questo fummo eroici...fummo sorpresi...e fummo fortunati.
Siamo partiti per una scampagnata, con donne al seguito per alcuni. Non ci era stato detto che i compagni stavano organizzando una mattanza in stile militare. Con prima linea di scudi e seconde con carrelli del supermercato piene di sanpietrini e altro. Raccogliemmo tutto ciò che potevamo durante il tragitto...anche pezzi di lavatrice. Il vero eroe fu Buscetta di Padova che per difendere la sua ragazza che era caduta le si mise sopra venendo catturato dai compagni. Per il resto fummo fortunati e bravi nel non farci prendere e nello schivare un cielo di sassi



PARENTE: DAVVERO UNA BRUTTA GIORNATA

Grazie Ugo, per aver ricordato una pagina di storia della mia precedente vita da militante politico, di cui, a differenza di altri, non ho nulla di cui vergognarmi. L'undici novembre di 18 anni fa, quando avevo 24 anni, ero a Milano per la manifestazione contro la Trilateral organizzata da Forza Nuova, d'altronde 2 settimane prima c' era stata una manifestazione a Napoli dalla stesso tema alla quale avevano partecipato 500 persone. Anche in quella occasione fu vietato il corteo e consentito un presidio in forma staticsa zona Piazza Garibaldi... Da Napoli e dalla Campania per l' evento di Milano era stato organizzato un autobus, ma non tutti poterono partecipare. Alcuni dirigenti come Tonino Torre, alcuni leader dei disoccupati, nostri fiancheggiatori furono colpiti dall' avviso orale. Io avvisato da Tonino Torre non riaccesi il telefonino fino alla partenza del bus. Fummo controllati la prima volta al casello di Caserta. Le forze delle ordine cercavano armi ed oggetti atti ad offendere. trovarono solamente panini, bottiglie d' acqua e generi di conforto. Furono controllate bandieri e striscioni aperte una ad una. In autostrada abbiamo appuntamento con una delegazioni di militanti di Fn Latina guidati da Massimo Perrone. Il viaggio riparte. Dopo alcune ore finalmente siamo sulla tangenziale di Milano...Notiamo personaggi riconducibili alla galassia no global che svolgono il loro ruolo di staffetta. In zona piazzale Loreto, l'autobus passa tra una fila di facinorosi tutti a piedi e tutti con il casco, nessuna bandiera rossa ma un bel numero di oggetti atti ad offendere. Noi siamo pronti. E' l'incoscienza dei nostri 20 anni, l'esserci mai tirati indietro nessuno di noi ha paura.. L'autobus non si sa come non viene riconosciuto come tale ne' dai compagni ne' per fortuna dalla digos che ci avrebbe fatto scendere dandoci in pasto alle iene. Arriviamo al raduno, una discoteca da fighetti, di nome Alcatraz, dalla quale non possiamo uscire. Siamo assediati. Da un lato, ci sta una iniziativa autonoma di un centro sociale di cultura squat, dall'altro un presidio anti della rete Milano antifa. Davvero una brutta giornata. A Milano chiusi in un locale di fighetti senza poterci muovere, senza poter godere delle liberta' costituzionalmente garantite di movimento, di parola, di riunione in una pubblica piazza. A difendere i poteri forti della trilateral, in' nome di un antifascismo stupido ed anacronistico la sinistra antagonista serva del gran capitale come amava dire Tonino Torre

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