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Allarme fascismo. Laura Boldrini ci riprova: chiudiamo per legge CasaPound e Forza Nuova

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Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei Deputati ora deputata di Liberi ed Uguali, il raggruppamento di sinistra alternativo al Partito Democratico, guidato dall'ex presidente del Senato Piero Grasso ossessionata dall'esistenza nel nostro paese dell'onda nera, che metterebbe a rischio addirittura la democrazia, come sostiene anche l'ex sindaco di Roma nonché primo segretario del Partito Democratico Walter Veltroni torna all'attacco e dichiara:“Casa Pound e Forza Nuova sono formazioni politiche di carattere neofascista e in quanto tali vanno chiuse, perché incostituzionali”. 
Con una proposta di legge ad hoc formata da 5 articoli, primo firmatario il deputato vicino a Pippo Civati, leader di Possibile, Luca Pastorino, Liberi e Uguali scende in campo contro i due movimenti politici della destra radicale sulla scia della ormai fatidica proposta di legge del deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano, altrettanto ridicola e antistorica.
Il provvedimento, scrive Pastorino nella relazione di presentazione alla Camera, “è finalizzato a un immediato intervento, che semplifichi e giurisdizionalizzi la procedura di sospensione dell’attività e dello scioglimento di movimenti, associazioni o partiti politici, più o meno organizzati, di matrice fascista e antidemocratica che inneggiano all’odio e alla discriminazione razziale, etnica e religiosa”.
 Il copione è sempre lo stesso, gridare all’untore, soffiare sul fuoco di un presunto pericolo razzista-fascista-sovranista.  D'altronde l'’attualità – si legge nella proposta del partito di Laura Boldrini – è costellata di gravi episodi che sembrano provenire da un passato evidentemente non così remoto e si attesta una preoccupante e crescente normalizzazione di fascismo, razzismo e xenofobia”. Per Pastorino, insomma, ”è compito della politica nonché delle istituzioni democratiche porre un chiaro argine a tale deriva”. ”Nel nostro ordinamento – scrive il segretario d’Aula di Leu- è presente una normativa che punisce chi propaganda idee discriminatorie, chi commette o istiga a commettere atti di natura razziale, etnica, nazionale o religiosa, chi organizza movimenti che hanno tra i loro scopi quelli indicati o partecipa ad essi. Tuttavia, i meccanismi ad oggi in vigore volti alla sospensione cautelativa dell’attività e allo scioglimento di tali organizzazioni sono presenti in disposizioni distinte, farraginose, inefficaci e, purtroppo, di fatto inapplicate”. Morale: mettere nero su bianco un bel provvedimento unico per mandare a casa per editto, con un termine impronunciabile “giurisdizionalizzare”, due movimenti politici avversari con buona pace del pluralismo culturale, della libertà di espressione e della democrazia.

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