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Contro un nuovo impianto di Compostaggio a Sassinoro (BN), la protesta di CasaPound

Il Sannio non è una discarica. Questo è il testo di uno striscione affisso durante la notte tra martedì 27 e mercoledì 28 novembre dai militanti di CasaPound Italia all'ingresso della sede della Provincia di Benevento. 
I militanti del movimento politico guidato da Simone Di Stefano hanno inoltre scaricato 50 sacchi neri per contestare l'apertura di un nuovo sito di stoccaggio rifiuti sul territorio della provincia di Benevento.
Il senso di questa iniziativa politica ci viene chiarito, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa che riportiamo per intero.


“Quello che sta accadendo nella provincia di Benevento è inverosimile, scrive il movimento in una nota -; dopo i disagi creati alla viabilità e alla sanità pubblica e il grave inquinamento dei corsi fluviali, ecco che la Regione spara un’altro colpo decisivo contro il Sannio: installare un impianto di compostaggio nel comune di Sassinoro”.
“E’ assurdo che si prendano decisioni simili senza aver fatto valutazioni adeguate – dichiara Pasquale Piantedosi, portavoce beneventano di CasaPound Italia - senza aver coinvolto la cittadinanza per l’impatto che un impianto simile può avere. L’impianto dovrà produrre 22.000 tonnellate di rifiuti organici ogni anno e ricade all’interno dei corridoi ecologici del fiume Tammaro, a ridosso di un’area ricchissima di corsi d’acqua che sfociano nell’invaso di Campolattaro, le cui acque sono destinate alla potabilizzazione. Inoltre il comune di Sassinoro si trova in una zona ad alta sismicità e lo stabile che ospiterà il mega-impianto è in disuso ormai da anni”.
“Per questi motivi chiediamo dunque – conclude Piantedosi - che i lavori per l’apertura vengano sospesi e che questo progetto folle e scellerato venga abbandonato. Non possiamo accettare che sia messa a serio rischio la salute pubblica e venga compromesso lo sviluppo di un intero comprensorio: insomma, l’ennesimo torto subito dai cittadini del Sannio, che non vengono mai tutelati dalle istituzioni e dalla politica. Ma il Sannio è casa nostra e non un territorio destinato a diventare una discarica, e se pensate che vi lasceremo venire qui e fare come vi pare, affossando ulteriormente questo territorio vi sbagliate di grosso”.

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